SANT’ELPIDIO A MARE – L’auditorium Giusti si conferma la casa del teatro, quello leggero ma impegnato, quello che fa ridere ma anche riflettere. A cominciare dal claim scelto: ’Lagrù ti tira su’. Il big team guidato dal presidente Lorenzo Palmieri che ha in Piero Massimo Macchini il volto di punta.
Al loro fianco la dirigente del settore cultura, Lorella Paniccià, e il commissario straordinario Alessandra De Notaristefani Di Vastogirardi che regge il comune ormai da mesi. “Quando sono arrivata a Sant’Elpidio a Mare ho trovato una città con tante iniziative culturali già programmate per l’estate. Purtroppo, e mi è dispiaciuto moltissimo, per una serie di problemi legati ai conti non proprio in ordine, abbiamo dovuto tagliare qua e là. Ma – sottolinea la commissaria straordinaria - le iniziative in campo in tutti i quartieri della città sono molto importanti, tra queste il cartellone teatrale è una delle più significative. Siete una realtà consolidata che sa coinvolgere i cittadini e tutta la città, e che contribuisce al fermento culturale che rende viva una comunità. Tutti insieme lavoriamo per far vivere bene Sant’Elpidio a Mare. Per quanto possiamo fare, vi supportiamo e lo faremo nel prossimo Bilancio”.
Ci saranno meno risorse, ma saranno usate al meglio: “La mia porta è aperta per proposte che riguardano le programmazioni per il 2025, che poi lascerò sul tavolo della prossima giunta. Invito le associazioni a proporre, sono pronta a costruire insieme, lavorando anche con la Pro Loco”.
Ascoltano Palmieri e Macchini, di risorse il teatro ha di certo bisogno. Ma intanto, con le proprie forze, la stagione è nata ed è pronta per partire: “Non mancano le novità, come le conferme necessarie per mantenere alta la qualità”.
Confermati i tre corsi storici: la scuola internazionale di comicità marchigiana di Piero Massimo Macchini, che si tiene anche ad Ancona. “Un corso che ha fatto emergere ‘giovani’ comici” riprende il presidente de Lagrù; il corso Selvaggi di improvvisazione teatrale che parte con il livello base e poi si sviluppa nel format Risciò; il corso di magia, molto seguito dagli under 20. “Il web ha portato a una riscoperta delle arti della magia e i giovani hanno voglia di imparare”. C’è poi la novità del laboratorio di teatro – danza, condotto da Manuela Recchi, danzatrice di Porto San Giorgio.
Solitamente la stagione si apre con il gran galà della risata, ma a causa di un lutto, “il mio pensiero a Giulia Morici per la perdita del padre” riprende Macchini, lo abbiamo rinviato al 2 novembre: una serata a ingresso gratuito in cui ognuno sarà protagonista della comicità.
Ufficialmente si parte poi il 9 novembre con Vittorio Pettinato, un giovane comico star del web, “siamo certi che entro un anno esploderà anche nei live”. Quattro spettacoli di Cesare Catà, un mix tra pop e filosofia. “Iniziamo il 10 novembre con uno spettacolo sulla tragedia del mondo della scuola, muovendoci dentro L’attimo fuggente; poi un nuovo spettacolo con ‘Il gioco dell’oca psiconautica’. A gennaio uniamo amore e psiche con i grandi amori delle serie tv, incluso Brandon e Brenda. Chiusura con Julie Andrews collegandolo alla fata della cultura europea. Vi invito a teatro, soprattutto comprate biglietti” sorride Catà.
Ascolta incuriosita la De Notaristefani e rilancia: “Se i numeri ve lo garantiranno, metteremo a diposizione anche il Cicconi (380 posti contro i 100 del Giusti, ndr)”. Il 22 e 23 novembre si ride con Cecilia Menghini e il suo ‘Pensavo fosse amore, invece era un Uber’. C’è poi la parte di improvvisazione teatrale con conferme e novità.
Piero Massimo Macchini debutta come sempre all’auditorium tra Natale e capodanno con il nuovo show. “Per noi questo è un luogo magico, bello e carino. Il Cicconi ci stimola, ma qui siamo a casa e poi, non è un caso se parlo di sette giorni di debutto perché lo spettacolo migliora per approssimazioni successive. A volte ci servono le repliche per capire dove crescere” aggiunge l’attore e regista.
Lo spettacolo è ‘La gente mormorano’ è tratto dal mio libro. Uno spettacolo sussurrato che va in contrapposizione con una euforia comica che va verso al cattiveria. Dobbiamo riappropriarci della nostra gentilezza e anche stupidità, della voglia di far ridere il pubblico, dove il comico è quello che scivola sulla buccia di banana e non che mette la buccia di banana”.
Per la scuola di comicità internazionale sono 21 gli iscritti, un grande successo. “Il leitmotiv parte da una frase di Chaplin: come mai se ti racconto tre volte la stessa barzelletta la terza volta non ridi più, per la storia triste piangi sempre. Per ridere ci vuole coraggio, un grande percorso didattico” ribadisce Macchini.
La chiosa è di Lorella Paniccià: “Questa è una realtà molto particolare. Siamo una città ricca di proposte culturali. Abbiamo un teatro con la sua stagione, questo auditorium che è affidato a Lagrù ma resta disponibile per le altre realtà. Il teatro è il posto migliore dove vivere suggestioni rispetto alla propria vita. Qui c’è più leggerezza rispetto al Cicconi, ma la leggerezza è una cosa seria, non è superficialità. Qui si impara a ridurre i conflitti”.