FERMO – Giù le mani dalla 194. A parole lo dicono tutti, politici di ogni colore, ma i dubbi restano. E così Manuel Bora, ex assessora oggi consigliera regionale del Pd, non abbassa i toni: “Scopriamo oggi con sorpresa il sincero rispetto che la destra marchigiana nutre per la libertà di scelta delle donne, per il diritto all’aborto, per la piena applicazione della legge 194/78. In questi due anni, al contrario, hanno attaccato con ferocia e senza alcuna remora i diritti delle donne”.
Sotto accusa alcune dichiarazioni dell’assessora Latini, come quella di dicembre “quando – ricorda la Bora – disse di essere contraria all’aborto. Una frase che portò le donne a mobilitarsi nel febbraio del 2021 riempiendo Piazza Roma. quella piazza in cui ha parlato la Meloni”.
L’altra preoccupazione è legata all’assessore alla sanità Filippo Saltamartini: “Ha più volte fatto riferimento alle strampalate teorie “heartbeat”, totalmente destituite di ogni fondamento scientifico, le stesse che hanno portato il Texas a restringere e praticamente ad abolire il diritto ad interrompere volontariamente la gravidanza”.
A questo si aggiunge il mancato recepimento delle linee guida ministeriali sulla RU486. “E poi – riprende la Bora - come mai i consiglieri di maggioranza hanno presentato una proposta di legge di riforma di consultori che apre alle associazioni private dei fondamentalisti no-choice? Sul mancato recepimento è stata depositata anche una diffida affinché la Regione adotti ogni misura necessaria a garantire l’applicazione delle linee guida del ministero del 12 agosto 2020.
Per cui – conclude la Bora – piuttosto che criticare chi denuncia le innegabili difficoltà ad interrompere volontariamente la gravidanza nella nostra Regione, farebbero bene a seguire l’esempio di Regioni come Lazio, Toscana, Emilia Romagna”.
@raffaelevitali