FERMO – Neppure una esitazione: a luglio non si vota. Questo il pensiero del senatore Paolo Arrigoni della Lega. “Ceriscioli tenta di riguadagnare terreno dopo cinque anni in cui si è girato i pollici con effetti che sono sotto gli occhi di tutti, in primo luogo quelli della pessima gestione della sanità. Fa lo zar delle Marche con la scusa del Covid mettendo in campo iniziative più ad effetto che di sostanza, giusto in tempo per la risonanza mediatica”.
È duro Arrigoni: “E poi il test per la riapertura di parrucchieri ed estetisti gestito come uno show e, soprattutto, l'ospedale Covid in Fiera che, nato per fronteggiare l'emergenza, che ha cambiato finalità più volte per giustificare oltre un mese di ritardo e di cui, oltre al personale sanitario che è da reperire, sarà pronto a giorni solo il primo blocco di 28 posti sui 90 previsti” prosegue.
Prima di concludere: “Elezioni regionali ad ottobre o novembre per consentire il confronto tra forze politiche e cittadini, fondamento della democrazia e che riveste un ruolo decisivo un momento di gravissima crisi come quello verso cui stiamo andando. In ballo c'è il futuro delle Marche e dei marchigiani, non l'autoconservazione di una classe politica dal passato e dal presente talmente inconsistenti da dover ricorrere ai bazooka mediatici".