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L'edilizia ha un nuovo polo di formazione: nasce a Fermo la scuola edile. Migliore, Edilart: pronti a sostenere il progetto del Comune

28 Maggio 2024

FERMO – Un pomeriggio intenso per la città di Fermo, con la Cna che ha chiamato a raccolta nel teatro dell’Aquila imprenditori, ordini professionali e banche per parlare di edilizia, case green, bonus e tanto altro.

“Superbonus? Ha riqualificato parte della città. Ma ricordiamo che l’edilizia non c’è se non ci sono maestranze specializzate. In Giunta stiamo per approvare una convenzione con l’Ente scuola e la Cassa edile per la realizzazione, già in parte finanziata e che sarà co-finanziata da Comune ed Enti, di una scuola edile in zona Molini Girola, nell’ex compound della Ciip” introduce il sindaco Paolo Calcinaro. Che dà così una notizia al mondo delle costruzioni, origine degli ingegneri e dei geometri inclusi, riuniti per il convegno della Cna dal titolo ‘Dopo il Superbonus, tra direttiva case green e transizione 5.0’.

“Questo – prosegue - sarà un luogo in cui svilupperemo professionalità. Uno dei grandi problemi è la manodopera e per la manodopera la sicurezza è legata alla conoscenza, alla formazione”. Parole che subito accoglie Alessandro Migliore, responsabile Edliart: “La scuola edile ha un compito chiaro: diffondere la cultura della sicurezza tra gli imprenditori. L’impegno è massimo e saremo parte, lo dico chiaro al sindaco, del progetto di Fermo potendo portare le nostre 300 imprese iscritte che stiamo consultando per capire esattamente quali figure servono e vanno formate, in modo da non disperdere anche i fondi europei a disposizione”.

Che il tema sia caldo lo conferma Emiliano Tomassini, presidente provinciale della Cna di Fermo, che parla con i numeri: “Su 77 milioni di edifici in Italia, 36 milioni sono abitazioni, di cui il 73% di proprietà. La direttiva europea fissa emissioni zero dal 2028 per edifici pubblici e 2030 per gli altri. Nelle Marche, fino a oggi, gli interventi svolti nell’ambito Superbonus hanno riguarda 13600 edifici, generando 3,3 milioni di euro di detrazioni. Investimenti medi di 115mila euro per gli uni familiari e 481mila euro per i condomini. Tuttavia, da maggio 2020 a oggi la normativa relativa ai bonus ha subito 283 tra modifiche chiarimenti creando destabilizzazione dei lavori e del mercato”.

Per questo ci sono nodi da sciogliere. “La direttiva delle case green è la nostra prossima sfida, molto ambiziosa. Come trovare le risorse? Questa domanda la lascio agli esperti”. Lo ribadisce anche Gino Sabatini, presidente Camera delle Marche: “All’inizio il Superbonus è stata una risorsa, poi è diventato uno stress per il mondo delle costruzioni. Rialzo dei prezzi, non gestione burocratica e poi la demonizzazione, quasi peggio del Covid. Ora arrivano le ‘case green’ che si abbina alla transizione 5.0".

il timore è per una frase del Governo: "Hanno detto che i Superbonus non verranno più fatti, mi auguro che però vengano tutelate le imprese oggi con i cassetti piene di crediti. Se vogliamo applicare le nuove direttive europee, le regole devono essere certe. Non si può continuare a cambiare le carte durante la partita” conclude il presidente prima di lasciare spazio ai tre relatori principali: Barbara Gatto, responsabile politiche ambientali Cna Nazionale,  Marco Marcatili, direttore sviluppo Nomisma, e Michele Romano, consigliere nazionale Odg e giornalista Sole 24 Ore.

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