FERMO – Il ritorno delle sardine. Le elezioni regionali risvegliano la politica attiva della società civile di sinistra. Lo avevano detto: il nostro obiettivo non era fare un partito, ma essere comunque in campo, a cominciare dalle Regioni dove si vota a settembre, “per fare da argine al sovranismo e al populismo”.
Dal 23 luglio, dopo una fase di riflessione e dopo il lockdown, le Sardine tornano in campo per un tour che toccherà le sei regioni dove si vota per il presidente. L'obiettivo è provare a ripetere quello che è stato fatto in inverno in Emilia-Romagna, dove le Sardine sono nate, in contrapposizione all'apertura della campagna elettorale della Lega di Salvini.
Non parlano di tour elettorale, ma di “tour politico” per sottolinearne la dimensione di cittadinanza attiva e antifascista. Partendo dalla casa natale di Matteotti, passeranno per Cascina, città guidata dalla candidata leghista alla regione. «Il viaggio - spiegano le Sardine, che si muoveranno con i leader - partirà da Casa Matteotti, passerà da Padova in cui si festeggerà la resistenza al dominio leghista, attraverserà le Marche sfocerà a Lecce per un grande evento nazionale, risalirà per la Campania, scoprirà le comunità di richiedenti asilo di Cassino e di Cascina (ora a Pisa) che troppo spesso sono state ostaggio della propaganda elettorale e che oggi subiscono le ingiustizie dei Decreti Sicurezza, si concluderà in Liguria nella casa museo di Sandro Pertini a Stella”.
Per finanziare il tour è stato organizzato un crowdfunding con la vendita di magliette con una frase di Fabrizio De André, “continuerai a farti scegliere o finalmente sceglierai”. Tante Marche nel tour e anche Fermo, visto che il 24 luglio il movimento proverà a riempire Marina Palmense, con tanto di cena sociale. Oltre alla frazione sul mare del capoluogo, le sardine saranno a Pesaro, Acquasanta e Arquata.