FERMO – Cosa serve al mondo economico per migliorare le proprie performance? E cosa può fare la Regione. il presidente della Camera di Commercio delle Marche, Gino Sabatini, ha riassunto i pinti chiave e li ha consegnati nelle mani dei candidati al posto di governatore. Un breviario su cui riflettere.
“Questa è la sintesi delle proposte arrivate dalle associazioni di categoria e di rappresentanza che guardano, con fiducia, ottimismo e concretezza, oltre la linea temporale della prossima legislatura. La crescita delle Marche (per Svimez il Pil regionale calerà quest'anno del 10,6%) non può essere considerata una semplice opzione ma una necessità, mettendo le persone al centro delle comunità e le imprese, di qualsiasi dimensione e ambito, come motore dello sviluppo, senza il quale i territori si desertificano e le comunità di impoveriscono” spiega il presidente.
Il primo macro tema è l’innovazione l’innovazione, inclusa semplificazione e digitalizzazione delle imprese. E poi i nodi infrastrutturali, "bloccati anche dalle divisioni dei territori, che hanno favorito una programmazione nazionale che ha completamente dimenticato le Marche".
Tra le priorità ci sono anche l'internazionalizzazione e la Macroregione Adriatica-Jonica, credito e finanza per le imprese, "attraverso l'intervento dei Confidi e con eventuali strumenti di finanza cominciando dal credito di filiera", marketing turistico-territoriale, politiche del lavoro "incisive e capaci anche di trattenere i giovani talenti".
Infine la ricostruzione post-sisma, per Sabatini "una grande occasione di rinascita e non solo la zona del cratere".
Alle 7 priorità, il presidente della camera di commercio delle Marche ha aggiunto una richiesta precisa a quello che sarà il nuovo governatore regionale: "Continuare a fare dell'ente camerale un partner istituzionale a cui affidare progetti e risorse, vecchie e nuove, passando dalla convenzione, che ha contraddistinto la fase iniziale della collaborazione, a una legge delega stabile".