FERMO – Il Picchio d’Oro è volato sopra Altidona ed è atterrato nel casolare di Benedetta Rossi. La food blogger più famosa d’Italia è stata scelta come marchigiana dell’anno ed è stata premiata a Fano durante la 20esima edizione della Giornata delle Marche.
Una giornata che aveva come obiettivo il celebrare il saper fare, l'attaccamento alla tradizione, la creatività, la resilienza e l'orgoglio che caratterizzano gli abitanti di questa regione. Sono state tre le figure che il presindete Francesco Acquaroli ha portato sul palco.
Il Picchio d'oro, deciso dalla apposita Commissione consiliare istituita per legge e composta da 5 consiglieri regionali nominati dal Consiglio, è andato a Benedetta Rossi, la food blogger più famosa e amata d'Italia.
Il Premio del Presidente è stato invece assegnato all'allenatore Simone Vagnozzi che negli ultimi anni ha contribuito alla fenomenale ascesa del tennista Jannik Sinner attualmente numero 1 al mondo e alla talentuosa tennista fermana Elisabetta Cocciaretto, già Prima Ambasciatrice della diplomazia dello Sport.
Il video ‘Un anno di Marche’ ha aperto la cerimonia, preceduto dal saluto del sindaco di Fano, del presindete del consiglio regionale Dino Latini e di quello dei marchigiani all’estero Franco Nicoletti. A seguire la giornalista Rai Silvia sacchi ha intervistato il governatore che ha puntato sui “riconoscimenti per i nostri ospedali che hanno portato Ancona ad essere sede del G7 Salute, ai passi in avanti fatti in tema di edilizia ospedaliera e di infrastrutture, senza dimenticare i numeri in forte crescita del turismo straniero grazie ai nuovi collegamenti aerei e ferroviari”.
La Giornata delle Marche normalmente si celebra il 10 dicembre, quest’anno è slittata di un giorno per permettere ad Acquaroli di partecipare al tavolo del Mimit sulla Beko, purtroppo senza risultati. “Un giorno per dare delle prospettive di sviluppo, attraverso le sfide che ci riserva il futuro, accompagnati dalla consapevolezza che con il lavoro e l'impegno tanti risultati possono essere raggiunti. Gli ospiti di oggi, coloro che premiamo lo possono testimoniare. Attraverso l'impegno e il talento di figure come Benedetta Rossi, Simone Vagnozzi ed Elisabetta Cocciaretto e tutti gli atleti olimpici, le Marche si confermano una terra di eccellenze, capace di coniugare tradizione e innovazione, locale e globale, passato e futuro”.
La prima a parlare è stata Benedetta Rossi: “Un onore e una responsabilità che accolgo con grande entusiasmo. Attraverso i miei occhi e le mie esperienze, mi impegno a raccontare la bellezza della mia terra in modo autentico e genuino. Il mio desiderio è continuare a rappresentare al meglio la nostra regione, condividendo sui social la sua unicità, i suoi valori e tutto ciò che la rende speciale”.
Per la blogger il vero simbolo della regione dentro la cucina sono le mani: “Che siano sporche di farina, di terra o di mastice, le mani raccontano chi siamo e la nostra forza più grande: il saper fare". Non ha un vero piatto preferito, ma di certo vincisgrassi, frustingo e pizza ripiena sono una colonna della tradizione.
Ha fatto sorridere tuti Simone Vagnozzi, che si è collegato da Dubai dove è impegnato con Sinner, quando parlando di cibo in relazione al tennis ha usato una immagine perfetta: “Se dovessi tradurre tutto questo in metafore sportive, direi che le palline sarebbero le olive all'ascolana e la racchetta il ciauscolo. Perché anche nello sport, come nella vita, noi marchigiani sappiamo mescolare autenticità e qualità in modo unico".
Il suo anno è stato incredibile e ha premiato anche la scelta di tornare stabile nelle Marche dal 2015: “Una terra splendida, dove si vive bene e in tranquillità. Abbiamo luoghi straordinari, un'ospitalità unica e una mentalità pratica che ci porta a eccellere in tanti ambiti. Io dico sempre: dobbiamo essere orgogliosi della nostra marchigianità e continuare a fare quello che sappiamo fare così bene".
Infine Elisabetta Cocciaretto, fresca vincitrice della Billie Jean Cup: “Sono una marchigiana doc e le Marche rappresentano una parte fondamentale della mia vita. Mi alleno qui, sono cresciuta qui, la mia famiglia è marchigiana (la madre è la consigliera regionale Jessica Marcozzi, ndr), e persino il mio allenatore ha scelto di prendere la residenza nelle Marche. Inoltre, è qui che sto frequentando l'università. Tornare a casa e sentire tutto l'affetto e il sostegno delle persone che hanno seguito le mie partite, anzi, le nostre partite, è un motivo di orgoglio immenso”.
Su un punto non ha dubbi: “La caratteristica più importante dei marchigiani è la cocciutaggine. Credo sia fondamentale offrire ai giovani nuovi modelli di ispirazione. Anch'io, da bambina, guardavo in TV altre giocatrici, traendo forza e motivazione dai loro successi. Avere un esempio, un punto di riferimento, è importantissimo per crescere e sognare in grande”.
In sala anche una rappresentanza della delegazione marchigiana Coni e Cip (Comitato italiano Paralimpico) che ha partecipato ai Giochi Olimpici di Parigi, la più numerosa di sempre. In sala erano presenti: Milena Baldassarri, Sofia Raffaeli, Assunta Legnante, Claudia Mancinelli, Lorenzo Casali, Mario Macchiati, Carlo Macchini, Giorgio Farroni, Michele Massa, Michele Ragni, Maurizio Zamponi. Tutti i componenti, atleti, tecnici e accompagnatori hanno ricevuto un riconoscimento speciale per il loro impegno sportivo.