FERMO – Il Governo schiera le truppe, i sindaci. “Quattro miliardi per dare ossigeno immediato ai bilanci dei Comuni. E poi 400milioni, via Protezione Civile, erogati in base a dimensione demografica ed economica per generi di prima necessità per chi ha bisogno”. Il premier Giuseppe Conte ha fatto tesoro delle parole di Papa Francesco che in una piazza san Pietro vuota ieri ha detto ‘la gente ha fame’. Ed è così. Lo dice anche il presidente dei sindaci Decaro: “Siamo chiamati ogni ora da famiglie che non hanno più niente per i propri figli. Voi ora ci permettete di rispondere alle richieste”.
Un Dcpm importante, diretto ad aiutare i comuni e quindi le fasce sociali più svantaggiate. “Ci stiamo sforzando, stiamo facendo l’impossibile per azzerare i procedimenti più complessi” promette garantendo il segno della presenza dello Stato. “Ci sono persone che soffrono, anche psicologicamente, perché non tutti sono abituati a stare in casa. Poi ci sono le sofferenze materiali, per reperire beni di prima necessità. Con il ministro Gualtieri partiamo con un provvedimento d’impatto coinvolgendo i sindaci, che sono le nostre sentinelle. Ci affidiamo a loro”.
Da qui lo stanziamento di 4,3 miliardi per il fondo di solidarietà dei comuni e i 400milioni via Protezione Civile, in modo da tagliare ogni step burocratico, “come anticipo per i Comuni, con il vincolo di usarli per le persone che non hanno i soldi per fare la spesa. Buoni spesa, erogazione di generi alimentari. Confidiamo che da inizio della prossima settimana i sindaci siano nella condizione attraverso servizi sociali e del terzo settore di erogare concretamente le risorse” aggiunge il ministro Roberto Gualtieri. “Nessuno può restare abbandonato” riprende Conte. Tutti insieme: “Deve nascere la catena di solidarietà. Abbiamo previsto anche misure rafforzate per favorire le donazioni anche da parte di produttori e distributori”.
A questo si aggiunge la vicinanza alle partite iva, ai liberi professionisti che dal primo aprile usando un semplice pin dal cellulare potranno ottenere il bonus da 600 euro. “E confidiamo che entro metà aprile venga pagata la casa integrazione a quasi 11 milioni di lavoratori per cui abbiamo stanziato 10miliardi”.
Infine, la riapertura: “Ne parleremo a inizio settimana con il comitato tecnico scientifico. Poi decideremo. Quello che posso anticipare, la sospensione della attività didattiche proseguirà” conclude il premier.