di Raffaele Vitali
FERMO – Avanti popolo. O meglio, avanti russi. L’onorevole Mauro Lucentini ha incontrato questa mattina a Roma il sottosegretario Andrea Costa. Con lui, il presidente della Camera di Commercio delle Marche, Gino Sabatini. L’azione marchigiana ha sbloccato l’impasse italiano.
Pochi giorni fa, dopo l’intervento alla Camera, Lucentini aveva assicurato che l’incontro, tecnico, ci sarebeb stato. Non l’ha fermato neppure l’impegno in corso per l’elezione del presidente della Repubblica: “Ammetto che è sempre emozionante essere parte della storia” sottolinea Lucentini che è già pronto per la seconda votazione “che non porterà all’elezione. Immagino giovedì, a meno che non ci sarà un accordo rapido su uno dei nomi che come centrodestra Matteo Salvini presenterà”.
E così, poco prima dell’incontro politico che gli onorevoli della Lega hanno avuto con il lor leader, le Marche hanno avuto la loro chance con il Governo. “Nei prossimi giorni verrà emanata una circolare esplicativa – riprende Sabatini – che consentirà corridoi di ingresso in Italia a beneficio di figure commerciali estere alle quali è stata somministrata la doppia dose del vaccino Sputnik”.
Questo è il punto: “Noi abbiamo chiesto almeno tre settimane di finestra per chi viene in Italia per business. Abbiamo fatto capire al sottosegretario che i tre giorni di un anno fa non sono sufficienti in questa fase per ridare fiducia al sistema”.
Ed è per questo che Lucentini e Sabatini hanno lasciato l’incontro con l’accordo che da Unioncamere, di cui Sabatini è vicepresidente nazionale, arriverà una nota in cui viene fatta una fotografia economica del sistema russo, e non solo, verso l’Italia e il sunto di come si era organizzato il mondo della moda in particolare un anno fa.
“La circolare dovrebbe avere i primi effetti pratici già a partire dalla metà di febbraio, con un impatto positivo soprattutto sui buyer russi che, ad esempio, sono stati costretti a disertare Pitti101 a Firenze” ribadiscono i due marchigiani.
“La circolare sbloccherebbe un problema italiano e non solo dei distretti produttivi delle Marche e che è stato perfettamente illustrato nei giorni scorsi alla Camera dei Deputati” riprende Sabatini.
Abbiamo raggiunto un obiettivo importante, attraverso una collaborazione istituzionale che ci ha permesso di far seguire velocemente la soluzione al problema”. Lucentini, in chiusura, ha sottolineato che “il punto di partenza che ha permesso di sbloccare questa situazione è il Ministero della Salute. Tutto nasce lì: dalla tutela della salute e dal rispetto delle regole, inserendo poi tutto il necessario buon senso, così come è stato fatto”.