FERMO – Tra poco più di 24 ore le Marche conosceranno il proprio colore. Non un dettaglio, soprattutto per ristoratori e i baristi che potrebbero riaprire le porte ai clienti in presenza.
Dalle Marche la proposta al ministro della Salute, Roberto Speranza, per essere inserite in una zona gialla rafforzata. "Sono giuste tutte le misure che mettono in sicurezza i territori, ma sarebbe opportuno che queste misure venissero scelte dopo un confronto oggettivo territorio per territorio- scrive il presidente Francesco Acquaroli -. Nella lettera a Speranza ho proposto, come fatto in passato, di introdurre delle ordinanze da parte della Regione con ipotesi di giallo rafforzato che consenta una maggiore operatività e maggiore respiro alle attività economiche durante la settimana ma poi nel weekend, quando il rischio di assembramenti è più elevato, si può arrivare a delle restrizioni da parte della Regione.
Dalla Liguria al Veneto fino alla Sicilia e alle Marche: diverse regioni sperano di cambiare colore domenica prossima anche se il bollettino giornaliero del ministero della Salute registra un balzo in avanti dei nuovi casi: oltre 15mila nelle 24 ore, un dato che non si registrava da più di dieci giorni.
Per avere il quadro più chiaro bisognerà attendere il monitoraggio di venerdì, con i dati relativi alla settimana dal 18 al 24 gennaio aggiornati ad oggi, ma i numeri analizzati dalla cabina di regia la settimana scorsa, se confermati, porterebbero diverse Regioni in una fascia con minori restrizioni. Con una premessa, però.
Per passare alla fascia di rischio più bassa - ad esempio dal rosso all'arancione o dall'arancione al giallo - devono trascorrere 14 giorni a partire da quello in cui per la prima volta vengono registrati dati che consentono la collocazione nella fascia più bassa. In sostanza, bisogna avere dati da fascia gialla o arancione per 14 giorni consecutivi prima di potervi accedere ufficialmente.
Il Dpcm dice infatti che l'aggiornamento scatta "fermo restando la permanenza per 14 giorni in un livello di rischio o scenario inferiore a quello che ha determinato le misure restrittive comporta la nuova classificazione".
Acquaroli, ci crede, e lo ribadisce all’agenzia Dire: “Vedo una sofferenza molto forte su troppi settori".
@raffaelevitali