FERMO – Mentre si sono aperte le prenotazioni per la terza dose di vaccino destinata agli over 60 che hanno completato il ciclo da più di sei mesi, crescono le criticità tecniche sul green pass.
Secondo l'Ufficio studi della Cgia, per risolvere questa situazione il Governo ha due possibilità: stabilire che il Green pass si ottiene solo attraverso l'inoculazione del vaccino, eliminando così il problema dell'impossibilità di fare i tamponi a tutti, o mobilitare l'Esercito, la Protezione civile o altri, affinché vengano diffuse su tutto il territorio nazionale delle unità mobili in grado di fare i test, garantendo così a tutti il diritto di conseguire, ancorché temporaneamente, il certificato verde.
Dai dati della presidenza del Consiglio si può fotografare il numero di non vaccinati nelal fascia under 60, in particolare dai 20ai 59 anni. “Una fascia che – spiega la Cgia - include la stragrande maggioranza dei lavoratori presenti nel Paese. Tra queste persone sono inclusi anche i disoccupati e gli inattivi". La regione più "no vax" è la Sicilia, la percentuale è pari al 24,3% ed è costituita da 625.565 persone non vaccinate. Seguono la Calabria con un tasso del 23,4% (226.745 non immunizzati), la Provincia Autonoma di Bolzano con il 22,7% (63.570 non vaccinati), la Valle d'Aosta con il 21% (13.017 non vax) e le Marche con il 20,4% (156.724 non vaccinati).
Le situazioni più virtuose, invece, si riscontrano in Lombardia (14,3% di non vaccinati), nel Lazio (14,2%) e in Toscana (13,8%). Tra le 4 macro aree del Paese è il Sud a presentare il più alto numero di non vaccinati (2.143.769 pari al 20% del totale della popolazione tra i 20 e i 59 anni). In Italia, infine, i "no vax" in età lavorativa sono 5.432.118, pari al 17,4% della coorte 20-59 anni.
@raffaelevitali