ANCONA – Hanno fame di Europa le Marche. Due azioni lo confermano. La prima è di Andrea Putzu, consigliere regionale e membro del Comitato delle Città e regioni d’Europa. Domani e venerdì per la prima volta una seduta del Comitato, o meglio della commissione Sedec che ha la responsabilità delle politiche sociali, lavoro, ricerca e cultura, si terrà lontano da Bruxelles.
“Le sei commissioni tematiche del CdR si riuniscono durante l'anno in Belgio, ma – spiega Putzu- è permesso una volta l'anno ritrovarsi all’estero. Lo scopo è avvicinare l'Ue e le tematiche trattate ai territori, e viceversa, mostrando anche ai cittadini l'utilità e l'impatto che il lavoro dei loro rappresentanti ha sulle politiche europee”. Il gruppo ha subito detto sì all’ipotesi Ancona proposta da Putzu. Tema centrale sarà quello dell’innovazione legata al territorio per la transizione verde e digitale dell'UE.
“Un momento importante per le Marche. Il CdR, infatti, elabora pareri sulle proposte legislative della Commissione europea, oppure su propria iniziativa, su tematiche care agli enti locali e regionali allo scopo di influenzare il processo normativo dell'UE in modo da rendere le leggi più efficaci e in linea con le esigenze dei territori” prosegue Putzu che con questa conferenza dà seguito al lavoro fatto dal consigliere Putzu come relatore di un parere sugli stessi temi, adottato all'unanimità il 31 gennaio durante la plenaria del CdR.
La seconda azione è quella della Svem guidata da Andrea Santori. La Società Sviluppo Europa Marche ha dato vita a un nuovo progetto editoriale: MarchEU – Rivista d’Europa. “Da quando il nuovo Cda si è insediato, abbiamo cercato di riorganizzare al meglio la struttura, avviando anche un percorso di potenziamento, investendo sul capitale umano, per favorire la crescita della Regione Marche. Siamo impegnati su più fronti, come richiesto dall’amministrazione Acquaroli: dalla gestione dei bandi , in particolar modo la verifica dei progetti fondamentale per i pagamenti, al lavoro di lobby in Europa fino al contributo alla programmazione delle Marche del futuro” spiega Santori.
La nuova rivista, in formato digitale leggibile sul sito svemarche.eeu, mira a far conoscere il lavoro, ma soprattutto stimolare confronti e riflessioni su temi economici e sociali che sempre più si intrecciano con quelli europei. “Per questo nel primo numero della rivista raccontiamo le attività realizzate e progettate da Svem, con focus specifici su sviluppo ed infrastrutture, ma soprattutto offriamo uno spazio a chi ogni giorno lavora per aumentare la competitività della Regione, attori pubblici e privati”. La rivista, che avrà una cadenza bimestrale, è diretta da Monica Mancini Cilla, giornalista e consigliera Svem.
L’obiettivo è quello di diventare “uno spazio mediatico virtuale e innovativo in cui far emergere le politiche di sviluppo che i fondi europei agevolano. Vogliamo realizzare, raccontare e analizzare modelli di crescita capaci di rafforzare il tessuto economico regionale” aggiunge Cilla che incassa il plauso del governatore Acquaroli: “La Svem ha il compito di creare opportunità tangibili per la crescita economica. La trasparenza e la partecipazione attiva delle istituzioni locali e delle imprese nella pianificazione e nell’implementazione dei progetti sono elementi fondamentali che si realizzano in sinergia con la nostra società”.
Nel primo numero della rivista, sfogliabile sul sito www.svemarche.eu, ci sono gli importanti contributi dei quattro rettori delle università marchigiane, gli spunti del presidente di Camera Marche Gino Sabatini, del direttore del Confidi Unico Paolo Mariani, dell’imprenditore Diego Mingarelli, del presidente Anci Marche, Marco Fioravanti, un focus sul masterplan infrastrutturale presentato dalla Svem, insieme con l’assessore regionale Baldelli, ai vertici della DG Move della Commissione Europea e i riferimenti al nuovo bando a “Sostegno di progetti di innovazione e diversificazione di prodotto o servizio”.