Ebbene sì, ho pattinato. E dire che non ero per nulla convinto della decisione di alcuni sindaci, tra cui quello di Fermo, di posizionare ancora una volta la pista per pattinare sul ghiaccio in mezzo alla piazza. Nulla di estetico, era un moto contrario di principio. La corrente costa, l’acqua manca, le temperature sono alte, per cui NO alla pista.
In questi giorni ho ripensato spesso alle battaglie degli anni passati, che erano quasi al contrario. Quando si parlava di tagliare le luminarie per far quadrare i conti, la frase più ricorrente negli articoli era ‘non spegnete il Natale’. Perché ogni periodo ha le sue regole e una di quelle dei giorni che celebrano la nascita del signore è la luce. Lo aveva capito anche Rubens, come ci ricorda la splendida mostra in corso a Palazzo dei Priori.
Invece, i contemporanei lo dimenticano e rendono tutto qualcosa di classificabile dal punto di vista della morale, del giusto o sbagliato. Che rende poi inaccettabile anche ogni critica. La pista funziona, attira, aggrega, rende felici. Giusto o sbagliato? Se parlate con i gestori vi spiegano che rispetto a maggio, quando si inizia a parlare di pista in Comune, i costi dell’energia si sono dimezzati. Sempre molto più del passato, ma gestibili. Insomma, non c’è scandalo, mentre ci sono famiglie e ragazzi felici.
Anche perché, pista a parte, sarebbero le luci che impattano sui conti dei Comuni. E allora? Di certo non ha fatto bene Pesaro, che ha scelto di lasciare il suo centro storico, albero a parte, senza luminarie. Praticamente, passeggiare oggi o a novembre è uguale, se non fosse per alcune installazioni, di cui una particolarmente azzeccata. Ma il Natale è luce, se proprio si deve tagliare, si trovi altro.
Molti comuni l’hanno capito, dalla costa alla lontana Amandola che una volta raggiunta ti premia con il suo calore. Lo sa bene Ascoli Piceno, che per non sbagliare ha scelto tutto: meravigliose luci e la grande pista.
Giusto o sbagliato? Non c’è morale, c’è il risultato, c’è il sorriso di chi a Natale non chiede altro che un po’ di serenità. Fosse anche meno reale di quel che vorremmo.
