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Le imprese bussano in banca: boom di richieste in Italia. Marche maglia nera, poche richieste

23 Aprile 2021

FERMO – Un dato che deve far riflettere a livello regionale. In Italia, nel primo trimestre 2021 le richieste di credito da parte delle imprese sono salite del 28,7%. Lo rileva il Barometro Crif, specificando che l'aumento riguarda sia le società di capitali (+34%), sia le imprese individuali (+20%).

Un segno di dinamicità e fiducia nel futuro, ma non nelle Marche dove la paura del futuro frena ogni investimento, ma dove la situazione economica già precaria prima del Covid ha anche reso più complicato accedere ai prestiti.

Dal barometro emerge anche un notevole incremento dell'importo medio richiesto (+61,9%), che nel primo trimestre dell'anno si è attestato a 111.997 euro. Per quanto riguarda le imprese individuali, le richieste di credito hanno visto un importo medio pari a 41.655 euro (+44,5% rispetto al corrispondente periodo 2020). L'incidenza dello scaglione fino ai 20.000 euro arriva a spiegare il 61,5% del totale. Per quanto riguarda le società di capitali, invece, l'importo medio richiesto ammonta a 150.212 euro (+60,5%).

A livello regionale, nel primo trimestre del 2021 si registrano incrementi particolarmente significativi delle richieste di credito soprattutto in Sicilia (+47,8%), Campania (+44,2%) e Lazio (+44,1%), mentre il rimbalzo della domanda è stato più contenuto nelle Marche (+6,0%) e in Toscana (+11,4%).

Il Trentino-Alto Adige è la regione caratterizzata dall'importo medio più elevato (133.336 euro), seguita da Lazio (107.351) e Lombardia (106.785). Nel dettaglio, il 38% delle richieste totali proviene dal settore dei servizi, che precede l'industria, con il 36,6%, il commercio al dettaglio, con il 14,5%, e il commercio all'ingrosso, con il 10,9%.

“La pandemia ha generato uno shock economico senza precedenti, che ha colpito immediatamente e duramente il tessuto economico nazionale, ma va detto che una componente non trascurabile delle imprese italiane partiva da situazioni di liquidità che risultavano già delicate, con una disponibilità di cassa in grado di coprire meno del 50% dei debiti finanziari a breve termine in scadenza, cui va aggiunto un ulteriore 8% di imprese senza particolari margini di manovra” commenta Simone Capecchi, Executive Director di Crif.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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