FERMO – In attesa dello scrutinio, il Fermano riparte già da alcuni sindaci. Perché in tutti comuni a lista unica è stato ampiamente raggiunto il quorum, che era del 40%. Poi domani, dopo che alle 14 inizierà lo scrutinio per le amministrative, si conoscerà la vera entità dei voti.
Si confermano quindi Ivano Bascioni a Belmonte Piceno (73,25), Giovanni Palmucci a Monte Giberto (70,32), Luca Leoni a Torre San Patrizio (70,1%) e Marco Rotoni a Servigliano (73,03). Si fanno strada Elio Vincenzi a Monte Vidon Corrado e Diego Mandolesi a Ponzano di Fermo (69,05). Un bel segnale per i neo o confermati primi cittadini che avevano deciso di correre contro se stessi.
Contro ogni tendenza, i fermani avevano voglia di votare, il 67a12% alle amministrative. Record, assoluto, a Monsampietro Morico dove alla urne è andato l’82,82% degli lettori contro il 78% di cinque anni fa. Sfida calda, ma era annuncia, ad Amandola dove ha votato il 78,12%. Non ha scaldato invece i cuori Monte Urano che si è fermata al 65,82. A Smerillo è andato l’80,56%., a Grottazzolina, dove la campagna a non ha risparmiato colpi basi, il 65,94%. Percentuale inferiore alle attese a Lapedona, sei punti in meno di cinque anni fa.
Poca passione a Massa Fermana, e dire che i due candidati erano da battagli: ha votato il 52,1%. E così a Monte Rinaldo 51% e Monte Vidon Combatte, dove il post Massucci vale il 50,33. A Montefalcone Appennino la corsa a due ha smosso il 57,72% dei residenti, mentre nella città del cappello, Montappone, il 54,99. Molte bene Falerone co il 69,84%, dodici punti in più di cinque anni fa. Nella media Campofilone con il 60,19%, sfida sentita a Francavilla d’Ete con il 64,75.
A livello di Europee, le Marche arrivano al 54,49% (7 punti in meno), Fermo è sotto media con il 48,61%, dieci punti in meno del 2019. Non scalda i fermani il voto per Bruxelles, tantomeno i cittadini del capoluogo fermi al 46,48%.