PORTO SANT’ELPIDIO /VENEZIA – Pagaie in acqua, ma non nel mare davanti alla costa di Porto Sant’Elpidio come ogni domenica mattina. Le dragonesse fermane hanno vissuto una campo da fara speciale: i canali di Venezia.
Le “Infinitae Dragon Boat Team” hanno preso parte alla decima edizione del “Venice Dragon Boat Festival” gareggiando con due formazioni nella distanza dei 200 metri.
E qui arriva la prima novità. Al classico gruppo delle BCS, ovvero le donne colpite da tumore al seno che trovano nel dragon boat uno dei mezzi più efficaci di riabilitazione post cure, si è aggiunto il gruppo misto: a fianco delle dragonesse sono arrivati gli ‘sfiniti’, ovvero mariti e compagni che si sono allenati duramente, anche due volte a settimana, negli ultimi due mesi per reggere il confronto con le dragonesse.
E proprio gli sfiniti sono stati un valore aggiunto, permettendo al gruppo misto di chiudere al terzo posto la competizione nazionale. Ma come sempre non è il risultato che conta, ma la condivisione di giornate e di un percorso che permette a ogni donna di sentirsi meglio solo guardando la vicina di pagaiata.
“Una formula che ci ha ricordato a tutte e tutti quanto sia importante sostenersi e condividere i momenti” commenta la capitana Barbara Ferroni. “Molti dei nostri uomini non avevano mai praticato questo sport e si sono comunque messi in gioco per questo importante obiettivo”.
La coach Silvia Giannini, che con il tamburo ha dettato i ritmi di gara alle compagne, è soddisfatta: “Al di là dei risultati e dei tempi ottenuti, il valore di competizioni come queste è nel confronto con squadre che da molti anni praticano il dragon boat, una disciplina che arricchisce tecnicamente e umanamente ogni persona”.
Dopo la gara del sabato, domenica la giornata emozionante, con i dragoni che hanno sfilato tra i canali di Venezia tra turisti e veneziani affascinati e incuriositi da queste donne in rosa, per una volta accompagnate anche dagli uomini con rigorosa maglia rosa da gara. “Ogni iniziativa è un modo per far comprendere anche l’importanza della prevenzione, oltre che per supportare chi sta percorrendo la sua strada per superare il tumore al seno. E come sempre, insieme si può” concludono le dragonesse fermane. della Infinitae Odv.