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Le banche chiudono gli sportelli: nel Fermano 18 comuni senza servizi. Caranfa: "Agli anziani diamo l'home banking?"

18 Luglio 2023

FERMO – Tanti, troppi comuni sono senza sportello bancario. Pare una cosa banale e invece è il simbolo del depauperamento di servizi in atto in molti piccoli paesi del Fermano. Se a questo si aggiunge la ritrosia a concedere credito dove non c'è business immediato, la questione è ancora più seria.

Nelle Marche, spiega il presidente regionale della Cna, Paolo Silenzi, le sedi delle banche sono presenti in 165 Comuni con 677 sportelli, mentre le banche presenti con propri sportelli in regione sono scese da 68 nel 2012 a 46 nel 2022. Le banche con sede in regione sono 15, mentre dieci anni fa erano 29.

Questo il bene segnato dal un progressivo peggioramento. Poi c’è il male: nel Fermano ci sono 18 comuni senza sportelli bancari, considerando che son 60 in tutta la Regione, si comprende come questa piccola provincia sia poco considerata. E non ci sono sol micro realtà, ecco l’elenco stilato dalla cna di Fermo: Belmonte Piceno, Campofilone, Francavilla D'Ete, Lapedona, Magliano Di Tenna, Massa Fermana, Monsampietro Morico, Montefalcone Appennino, Montefortino, Monte Giberto, Monteleone Di Fermo, Montelparo, Monte Rinaldo, Monte Vidon Combatte, Monte Vidon Corrado, Moresco, Sant'Elpidio a Mare, Smerillo.

Quando gli artigiani sollevano la questione, la risposta secca delle banche è 'c’è l’home banking?'. “Ma i numeri dicono che il 36,7% delle famiglie marchigiane non ha attivato questi servizi. E parliamo – sottolinea il presidente provinciale Emiliano Tomassini – di anziani soli che non hanno dimestichezza con il digitale e temono le truffe on line”.

Queste scelte miopi seguono quelle fatte da altre realtà: “Nei piccoli comuni montani e delle aree interne, abbiamo assistito alla chiusura di ospedali, uffici postali, edicole, sportelli delle società di luce e gas. A risentirne è la qualità della vita, con un progressivo spopolamento di questi territori e con un calo delle presenze di turisti, che privilegiano località che offrono servizi”.

Tra l’altro, a breve potrebbe esserci un 19essimo comune: “Monterubbiano, a causa di una politica di riorganizzazione dell’istituto di credito, potrebbe perdere i due sportelli attualmente presenti a favore di un’area self. Un problema non solo per la popolazione più anziana, spesso costretta a spostamenti nei Comuni vicini per le operazioni bancarie o – aggiunge il direttore Andrea Caranfa - semplicemente per i prelievi bancomat, ma un disagio non da poco anche per esercenti e commercianti, che debbono versare in banca i loro incassi giornalieri, in territori dove si paga ancora in contanti, soprattutto per i piccoli acquisti”.

Quando il caso viene sollevato a Bankitalia, la risposta è disarmante: “La distanza media dallo sportello bancario più vicino, per i Comuni che ne sono privi, è di 6 chilometri, con un tempo di percorrenza inferiore ai 9 minuti”. Peccato che per molti quei minuti siano infiniti. Per fortuna Poste Italiane sembra andare in controtendenza. È vero che spesso sono le tabaccherie, dove presenti – concludono Tomassini e Caranfa - a garantire, con apposite convenzioni, servizi elementari come prelievi, versamenti, pagamenti di utenze e multe. Ma auspichiamo che nei Comuni scoperti sia possibile prevedere, se non filiali bancarie, almeno uno sportello “leggero” con un addetto un paio di giorni alla settimana o almeno una cassa continua ed un bancomat”.

A livello regionale le province più “scoperte” di sportelli bancari sono quelle di Macerata (che ha però 55 comuni) e Fermo con 18 Comuni “free bank”. Seguono Pesaro Urbino con 10, Ascoli Piceno e Ancona con 7.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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