Ora ha inizio la sfida della ripartenza della regione dopo gli anni della crisi sismica e della pandemia. Si comincia dalla cultura.
La Bit è stata un vero e proprio successo amplificato dal consolidamento del binomio turismo-cultura che si esprime anche attraverso il festival itinerante 'MarcheStorie' che verrà riproposto quest'anno a settembre ancor più ampio e consolidato, per valorizzare l'identità delle Marche anche dopo i mesi estivi a partire dai centri storici che caratterizzano l'entroterra.
Abbiamo puntato su Pesaro, designata come Capitale della cultura italiana 2024 ed Ascoli Piceno giunta tra le dieci finaliste del prestigioso riconoscimento. Le due città marchigiane sono riuscite a distinguersi a livello nazionale, a dimostrazione di quanto le Marche siano una regione ad alta densità di eccellenze, culturali, ambientali, produttive e quindi turistiche.
La Regione è pronta a sostenere entrambe le città e, nel contempo, rilancia tutte le Marche, partendo dalle aree interne: rete e progettazione integrata saranno gli obiettivi strategici della politica culturale regionale per la rigenerazione dei borghi, luoghi che rappresentano un patrimonio fondamentale, millenario, di cultura e identità.