AMANDOLA – Prime buone notizie dal decreto Milleproroghe, che da sempre è il momento in cui asseriscono a inserire nei piani governativi anche azioni non di caratura nazionale. È quanto avvenuto per le scuole delle aree interne.
“Con un emendamento abbiamo presentato come Lega alla manovra di bilancio. Abbiamo infatti chiesto il mantenimento delle classi presenti nell’area del cratere del sisma 2016, che interessa Abruzzo, Marche Lazio e Umbria, affinché si garantiscano ai territori servizi che contrastino lo spopolamento della zona fronteggiando, contemporaneamente, il rischio di vanificare le strategie di rilancio previste con il Pnrr” spiega la deputata marchigiana della Lega e vicepresidente della commissione Cultura, Giorgia Latini.
Bene, ma non basta. “Il tema più complessivo di una strategia per le aree interne merita un approccio non parziale e temporaneo: serve una risposta di più ampio respiro, che superi il limite geografico del cratere. Per “contrastare lo spopolamento” delle aree interne è necessario un progetto ambizioso e di lungo periodo, che affronti le sfide demografiche, promuova lo sviluppo locale, intervenga per migliorare e adeguare i servizi essenziali, rispondendo ai bisogni dei territori” commenta la Cgil Marche.
Questo già lo aveva detto alla Latini prima che lasciasse Ancona per Roma. “Il tema è stato affrontato sempre in modo insufficiente: alle condivisibili dichiarazioni di intenti non sono seguiti atti concreti. L’auspicio è che si apra un confronto con l’attuale giunta regionale. Il governo nazionale va in direzione opposta a quanto auspicabile, considerando gli interventi normativi attualmente in discussione in Parlamento ben lontani da quanto chiede la Cgil e cioè parametri più flessibili per la formazione delle classi in modo da non penalizzare le aree interne o più svantaggiate” conclude il sindacato.