di Raffaele Vitali
FERMO – “Nessuna interferenza o ingerenza, da mesi seguo le Marche, ogni giorno, come se fossero la mia terra. E senza doppi fini, ma solo con un obiettivo: contribuire a valorizzare le migliori personalità della Lega e dare così il supporto che merita al presidente della regione Francesco Acquaroli”. In queste parole c’è il sunto dell’azione di Riccardo Augusto Marchetti, il commissario regionale della Lega, arrivato dall’Umbria per vincere e così ha fatto.
Nelle ultime due settimane è finito al centro di un tira e molla sulle scelte da fare, con Acquaroli, in merito alla Giunta regionale in cui la Lega sarà protagonista. “Tre posizioni, da capire se saranno tre assessori” precisa Marchetti che sta sperimentando la verve territoriale marchigiana, con ogni provincia intenta a spingere per il proprio candidato di riferimento.
“Un dato però deve essere chiaro: i marchigiani hanno votato principalmente uomini. Ma in Giunta devono giustamente esserci donne. E una la metterà sicuramente la Lega”. Non fa nomi Marchetti, ma è inevitabile arrivare a Daniela Tisi: “È una figura importante, una persona con un curriculum di livello, che è stata a un passo anche dal ministero. Non dico altro, ma è evidente che è un profilo di qualità per eventuali incarichi in Regione”.
Insomma, se non fosse chiaro, Marchetti si è dato un criterio: rappresentanza territoriale e capacità, ovvero competenza. “So bene che tutti ambiscono, questo periodo è servito anche a misurare la febbre delle persone, anche dentro la Lega. La gestione di questa fase è stata istruttiva”. Da questo punto di vista Mauro Lucentini, il più votato nel Fermano, si è mostrato maturo: “È un uomo Lega. Ha fatto bene e sappiamo quanto ha dato e può dare. Non per forza oggi. E comunque, spesso lo si dimentica, non esistono solo gli assessori in regione. Ci sono ruoli politici fondamentali, dal capogruppo ai presidenti di commissione, che hanno un peso enorme nelle decisioni di giunta”.
Il quadro di Marchetti si va delineando. Un posto andrà a Pesaro, un altro senza ombra di dubbio a Macerata: “Non va dimenticato che a Macerata siamo arrivati primi come partito e soprattutto abbiamo vinto al primo turno nel capoluogo con un candidato del Carroccio. Tutto questo politicamente ha un peso. E se avremo la persona giusta, come curriculum e garanzia di poter essere un riferimento per tutta la Regione, è evidente che lo inseriremo”.
Continua a non fare nomi il commissario, che però ha chiari i settori dove vuole posizionare i suoi in Giunta: sanità ed economia. Di certo, anche senza nomi, i profili di Carloni e Saltamartini sembrano cesellati nelle sue parole. Con il primo che nei cinque anni dell’era Ceriscioli, anche se dai banchi della minoranza, si è distinto proprio nel campo delle Attività produttive. Che invece sarebbe la delega sognata dai fermani, come ribadito ieri dai presidenti delle principali associazioni di categoria. Ma se sarà il curriculum a vincere, Carloni ha dentro il mondo Lega pochi rivali.
Tornando a Fermo, l’unica anticipazione che Marchetti si fa uscire è questa: “Se l’assessore dipenderà dalla Lega, di certo sarà una donna con il profilo capace di incidere in tutta la Regione, partendo da questo territorio che ha molto da dare e che deve ricevere”.
Insomma, dopo sei mesi in cui ha girato come una trottola ogni angolo della regione, ascoltando i territori e le persone, Marchetti si prepara a completare il suo compito e a tornare in Umbria da vincente: “I migliori nei posti giusti, con il giusto equilibrio tra uomini e donne, è quello a cui sta lavorando Acquaroli con il sostegno di tutti. Nessuna ingerenza, nessun retroscena, solo le corrette indicazioni che i partiti danno al presidente.
Accontentare tutti è impossibile, la ‘fame’ in questo periodo è grande. Ma vedrete che anche se le Attività produttive andranno a un’altra parte del territorio regionale, e non al Fermano, il risultato sarà vincente, perché chi sarà scelto avrà le capacità per definire le miglior politiche per aree di crisi e non” conclude il commissario che si prepara alle ultime decisive 48 ore.
@raffaelevitali