FERMO – L’assessore Andrea Maria Antonini, in viaggio verso il Vinitaly, si imbatte in quello che ogni cittadino sperimenta quotidianamente: il caro prezzi degli autogrill.
Accompagna il messaggio con una sua foto con in mano una bottiglietta d’acqua da cinquanta centilitri pagata 3,40 euro. “Gli autogrill delle nostre autostrade sono da anni diventati inavvicinabili per l'assurdità dei prezzi. Sia del carburante sia dei servizi di ristoro” tuona l’assessore regionale.
Che al ruolo marchigiana non aggiunge, e questo fa ben sperare in vista di una discussione più ampia, quello di coordinatore della commissione nazionale delle Regioni per lo sviluppo economico e quindi anche commercio e tutela del consumatore.
“Le stazioni di sosta e rifornimento in autostrada sono dei punti obbligati per il viaggiatore, soprattutto per quello che è costretto a fare lunghi tragitti. Uscire dall'autostrada e fornirsi al di fuori del circuito degli autogrill e poi rientrare è un'opzione scomodissima” prosegue.
Ma non se la prende con i gestori dei servizi: “Sono consapevoli di tutto ciò. Ho incontrato mercoledì a Roma tutte le rappresentanze nazionali delle imprese che hanno a che fare con le concessioni di carburante e ristoro nelle reti autostradali, che hanno lamentato una contrazione del volume degli affari negli ultimi anni (addirittura dell'80% per le stazioni di rifornimento). Il problema emerso sono le royalties altissime che i concessionari privati delle autostrade impongono agli affidatari terzi”.
La questione quindi è di nuove verso i gestori della tratta: “Sono loro che affidano i servizi di rifornimento e ristoro a terzi chiedendogli royalties altissime causa dell'impazzimento dei prezzi. Non resta quindi che affrontare la questione al tavolo con il ministro Urso che sta discutendo con i gestori proprio questi punti. Dobbiamo proseguire la battaglia di tutela delle imprese e dei consumatori”.