di Francesca Pasquali
FERMO - Lo “sceriffo” che, dal balcone, fotografa chi passeggia senza mascherina. Tre studenti universitari alle prese con gli esami a distanza. Due virologi che non si mettono d’accordo. Una famiglia di “complottisti”. A unirli “lu virus”. Quello che ha cambiato le vite di tutti e che Mirco Abbruzzetti, Michele Gallucci e Rebecca Liberati porteranno sul palco dell’area di Villa Vitali domenica prossima.
Parte da Fermo “Sono fatto lu virus”, il nuovo spettacolo prodotto da Eclissi Eventi in collaborazione con Lagrù. Ispirato alla pagina social “Degrado postmezzadrile”, porta in scena la marchigianità in chiave Covid. Una serata (il 4 luglio dalle 21.30) per esorcizzare la paura e ridere dei vizi delle Marche “zozze”, quelle del sud.
«Il racconto di un anno e mezzo di virus affidato alla verace marchigianità», per l’assessora alla Cultura, Micol Lanzidei. «Uno spettacolo che non ci fa prendere troppo sul serio e che ci riporta alla nostra sana marchigianità, fatta di concretezza e valori umani», aggiunge il sindaco Paolo Calcinaro. Un racconto corale, che riguarda tutti e in cui tutti possono riconoscersi. “Italianizzato” per renderlo comprensibile anche fuori
dalla Marche “zozze”, ma con l’immancabile dialetto sempre presente.
«Sono dell’idea – spiega Maria Teresa Virgili di Eclissi Eventi – che il dialetto vada interpretato bene. Non basta un attore che si cimenti. Serve un professionista. Perché il dialetto è una lingua e questa non è una commedia amatoriale, ma uno spettacolo in dialetto». E non è detto che tra le sedute di Villa Vitali non s’aggiri qualche “ombra felice”. Quella di uno e più dei cinque autori di Degrado postmezzadrile, rimasti finora nell’ombra. Che hanno affidato a una lettera e alla loro inconfondibile ironia la spiegazione dello
spettacolo, «germogliato da sé».
«Il difficile – scrivono i cinque – è stato portare avanti l’allestimento nei mesi più bui del Covid, quando
rivedere dei teatri pieni sembrava un’utopia». Ma che adesso, finalmente, è quasi realtà. «Spero che, nel pubblico, rimanga quel piccolo germe per ripensare a questo periodo da un punto di vista diverso», dice Liberati. «Alle cose semplici – chiosa Gallucci – che spesso sono le più complesse». I biglietti sono in vendita su Ciaotickets e Vivaticket. L’8 luglio si replica al Varco sul Mare di Civitanova Marche.