FERMO – La speranza deve entrare in ogni casa. lo hanno sottolineato nelle loro preghiere i musulmani, lo ha detto con determinazione l’arcivescovo di fermo, Rocco Pennacchio. “La speranza cristiana non è un generico ottimismo ma fidarsi di Cristo, di quell’uomo la cui storia umana non ebbe un lieto fine, eppure risuscitò da morte perché amò sino alla fine, sino a donare la vita”.
Anche dai momenti più duri ci si risolleva. “Se ci fidiamo, nemmeno la pandemia, potrà toglierci la speranza di rialzarci, rinascere, risorgere”.
Quella per molti è la ‘luce in fondo al tunnel’, per Pennacchio è la fiducia nella fede: “Ci rialzeremo dalla prostrazione, dal dolore, dalla palude dello scoraggiamento, per ritrovare il gusto della vita e delle relazioni con gli altri”.
L’arcivescovo è sicuro: “Risorgeremo da prospettive troppo terrene che manipolano la fede per adattarla ai nostri comportamenti, anziché orientarci al futuro. Avremo l’energia per vincere il torpore che ci avvinghia”.
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