FERMO – Il testimonial principale, in questo periodo, è l’assessore regionale Guido Castelli. Ma da Federfarma arriva un ‘no’ secco all’uso delle mascherine di plastica trasparente. Che invece vanno benissimo se posizionate sopra le chirurgiche, come fanno ad esempio i dentisti e gli estetisti.
“Bisogna indossare le mascherine giuste. Si vedono sempre più spesso persone che indossano mascherine riutilizzabili in plastica che non sono conformi perché non rispondono alla normativa vigente. Stesso discorso vale per le visiere in plastica, non idonee a fornire una adeguata barriera e che possono essere indossate solo se abbinate alla mascherina chirurgica” spiegano i vertici di Federfarma Marche.
Prima di acquistare le mascherine, quindi, bisogna sempre assicurarsi che siano conformi alle norma. “Chiediamo consiglio al farmacista, partendo dalla nota del Comitato Tecnico Scientifico nazionale che ha precisato, con preoccupazione, che “non bisogna utilizzare le protezioni trasparenti, perché non difendono e danno segnali sbagliati".
Gli esperti infatti ritengono che quei dispositivi, che permettono di vedere il viso di chi li indossa perché sono fatti quasi completamente in plastica, non vadano nemmeno considerati, appunto, delle mascherine. Si tratta piuttosto di schermi, che per questo non sono sicuri”.
La più sicura, e di facile reperimento, resta la chirurgica, poi c’è quella di comunità, fatta con la stoffa e riciclabile. Due tipologie filtranti, diversamente dalla plastica. “Il Cts ed anche l'Istituto Superiore di Sanità hanno chiesto ufficialmente di rimuoverle e di far usare dispositivi di protezione efficaci perché venga diffuso il giusto messaggio. Discorso ancora diverso vale per le mascherine pensate per i non udenti, che hanno bisogno di osservare il movimento delle labbra di chi parla per comprendere quello che dice. Queste di solito sono delle mascherine chirurgiche con una finestrella trasparente in mezzo, che lascia scoperta la bocca”.
Raffaele Vitali