Fermo – Un’ape vola sopra le scuole medie del Fermano. È la protagonista del fumetto designata da Maicol&Mirco per la campagna ‘Differenziamoci’ della Provincia di Fermo. Dopo i due quaderni Lindo Pinto per le Elementari, ecco ‘Una storia senza di noi’.
Il tema è semplice: se non cambiamo abitudini, la terra resterà senza vita umana e solo gli animali saranno protagonisti. “Sensibilizzare chi sarà il protagonista del futuro è il nostro impegno. Abbiamo scelto un artista di fama nazionale come Maicol”.
Nel progetto entra lo stesso artista, che parla a centinaia di ragazzi, decine e decine di classi, delle Medie della provincia di Fermo. “Il fumetto è considerato da tutti come uno dei mezzi più accattivanti, veloci ed efficaci per comunicare. Non è stato facile arrivare a questa considerazione, considerando che è un’arte relativamente giovane. di certo con il fumetto si arriva dove non tutti possono” spiega Maicol.
Lo definisce un mezzo povero: “Bastano una penna e fogli di carta e si può arrivare a tutti unendo disegno e parola, due dei codici più antichi dell’uomo. Ero pieno di lavoro – ammette – ma non ho potuto dire di no perché ecologia e rispetto dell’ambiente sono compagne di vita. così come lo sono gli animali”.
Il fumetto è destinato ai giovani. “Quando vuoi semplificare un messaggio, quando devi raccontare la natura con poche pagine ho scelto degli animali come testimonial della natura. Sono andato a cercare i significati di ogni animale. Quando volevo rappresentare un concetto, sono partito dalla parola, ho scelto la figura. Da qui il gallo, il rospo, la tartaruga e l’ape: li ho scelti dopo aver studiato come l’uomo si è rapportato agli animali, qualcosa magari di banale ma fondamentale per capire questo rapporto fondato anche sulla violenza, ma soprattutto di osservazione e utilità”.
La tecnica è quella delle vignette grandi, delle splash page, che servono a sottolineare una scena forte. leggendolo rapidamente può sembrare davvero semplice, ma ogni parola ha il suo peso e il finale, carico di speranza, rende protagonista ogni persona. “Speriamo sia una storia distopica, una narrazione che non si realizzerà. E il finale lascia aperto il futuro”.
Resta così sul tavolo l’ape di Maicol, con la speranza che ogni studente, insieme con l’insegnante, approfondisca i temi trattati: “Noi diamo uno spunto di riflessione per completare la formazione su certe tematiche”.
Sognare di disegnare è in tanti ragazzi: “Sono un autodidatta, ho imparato da solo. Ma sia chiaro, per poter disegnare occorre un enorme impegno. La scuola che scegliete è la prima sfida dei ragazzi, perché li avrete gli strumenti per gestire al meglio la vita. Nella mia attività occorre rigore, leggo e disegno da quando sono nato, osservo le persone per strada, da come camminano al come rispondono e litigano in fila alle poste. Quando mi chiedono quanto lavoro, rispondo il triplo di uno che lavora tanto. Inizio al mattino, penso al disegno mentre esco con il cane, mi risveglio perché ho una idea. Mi sento uno schiavo egiziano, ma fortunato perché faccio qualcosa che mi piace”.
Non è facile far passare l’arte come lavoro, lo sa bene Maicol: “Spesso ti dicono di avere un piano B quando entri in questo mondo. Io ho scelto di imparare bene il mio mestiere, questo non significa non avere alternative, significa credere nella propria passione facendola diventare lavoro”.
Le parole dell’artiste stimolano Francesco della Prima B di Montegranaro: preferisci i fumetti o i manga? “In realtà non c’è differenza, i manga sono una delle versioni più alte del fumetto, tanto è vero che sono cresciuto con fumetti di supereroi e Topolino, ma oggi leggo i Manga. Loro sono folli e originali”.
Come originale è stata l’idea di Stefano Pompozzi, vicepresidente della Provincia Stefano Pompozzi, che ha curato tutto il progetto e con soddisfazione ne vede sbocciare i frutti: “Un pezzo di progetto per ogni fascia scolastica. Maicol è stato un valore aggiunto, perché alla bravura unisce la sua fama. Domani inizia la distribuzione e cade nel giorno della Terra, celebrata in tutto il mondo. Una terra che Maicol ci chiede con le sue parole e disegni di difendere, ognuno nel suo piccolo, sapendo che voi avete il vero potere per cambiare l’uomo e il suo rapporto con la natura”.
Raffaele Vitali