PORTO SAN GIROGIO – Un nome, un volto, una storia, un esempio: Umberto Cerretani.
“80 anni fa a Porto San Giorgio finiva per sempre la vita di Umberto Cerretani per mano fascista, un giovane ragazzo che abitava a Capodarco di Fermo. Un carabiniere, antifascista, che fece una scelta ben precisa a 27 anni e cioè quella di opporsi all'occupazione e alla dittatura nazifascista” spiega il presidente Anpi Fermo Scipioni in un post sui social.
Cerretani diede il suo contributo per la Liberazione del territorio e dell'Italia intera proprio come Giuseppe Cerquetti, che invece grazie all'angolo di una casa e al grano alto si salvò.
A Cerretani è stata dedicata una breve e sentita cerimonia: “È stato un dovere oggi essere qui e piantare nell'ottantesimo, una pianta e precisamente l'Aloe, una piante Resistente come lo è stato Umberto e che se spezzata cura, guarisce, migliora. Proprio come il suo sacrificio, la sua vita spezzata, i suoi valori e ideali per lottare per un mondo migliore lontano per sempre dal fascismo e da quel 13 Giugno 1944” aggiunge l’Anpi Fermo.
Un gesto, in un isolato luogo di provincia, che fa parte della storia della democraazia. “Questa Storia cura il nostro futuro se mettiamo in pratica ciò per cui siamo chiamati, ieri come oggi alla Resistenza per un mondo Antifascista. Un grazie infinito alla famiglia Cerretani e alla famiglia Cerquetti presenti con noi per questo momento”.