PORTO SAN GIORGIO – Il raggruppamento Carabinieri Biodiversità ha avviato le procedure per la duplicazione e distribuzione dell’Albero di Falcone, quello che cresce a pochi passi dalla casa del giudice, assassinato il 23 maggio del 1992.
Alcune gemme del famoso ficus sono state prelevate e duplicate nel moderno Centro Nazionale Carabinieri per la biodiversità forestale (CNBF) di Pieve Santo Stefano “Un centro, all’avanguardia in Europa nello studio e conservazione di specie forestali autoctone, è riuscito a riprodurre l’albero per generare piccole piante da donare alle scuole che ne fanno richiesta. E una è la nostra Nardi” sottolinea il sindaco Valerio Vesprini.
A 32 anni dalla strage di Capaci, l’iniziativa nazionale “Un albero per il futuro” fa quindi tappa a Porto San Giorgio anche grazie al supporto del Rotary guidato da Rocchetti. “questi alberi – ha proseguito il sindaco -contribuiranno a formare il “Grande bosco diffuso” formato dalle giovani piante messe a dimora da tutti gli studenti. La pianta sarà ora custodita dall’istituto in attesa: nei prossimi mesi, verrà reso noto il luogo e la data della piantumazione.
L’iniziativa ha un alto valore simbolico, è un riferimento – conclude il sindaco di Porto San Giorgio - al rispetto della legge, ai valori di giustizia e integrità che il giudice Falcone ha incarnato insieme a tutti coloro che hanno combattuto e si oppongono ancora oggi alle mafie”.