di Raffaele Vitali
SANT’ELPIDIO A MARE – Si inizia sempre con il sorriso all’auditorium Giusti. La nuova stagione de Lagrù la tiene a battesimo Alessio Pignotti. Un sindaco che ha voglia di far divertire la comunità: “Un percorso che ha radici profonde. Nel 2016 non ero più consigliere, ma ho sempre apprezzato la scelta di dare due anime al Cicconi e al Giusti. Noi - spiega il presidente Lorenzo Palmieri - vogliamo fare sempre meglio, in questa associazione ci sono competenze alte, che permetteranno di far fare un salto di qualità al nostro auditorium”.
Si parte con un cartellone molto ricco. “Con Lorenzo Palmieri ci siamo incontri più volte. Volevamo aumentare l’attrattività coinvolgendo sempre più le nostre frazioni. Noi vogliamo che gli elpidiensi siano i primi fruitori. Con un cartellone di qualità ci riusciremo”.
Nel corso degli anni il Giusti è stato migliorato esternamente: “A breve daremo un incarico per la parte alta del tetto, che siamo convinti possa essere un punto strategico”. E chissà che non diventi un palco all’aperto in futuro.
“Qui c’è la programmazione più vivace della provincia, proprio grazie ai due teatri e la capacità di diversificare” è l’assist del sindaco ai protagonisti. Ed è vero, una stagione così varia non c’è mai stata: comicità pura, improvvisazione, la parte narrata di Cesanelli sull’immigrazione, la musica.
Michele Gallucci è l’uomo dell’improvvisazione, da oltre vent0anni, con tanto di corsi durante l’anno con la compagnia Rishow. “Abbiamo scelto di puntare sul match di improvvisazione teatrale. Abbiamo scelto. Si sfideranno due squadre composte da improvvisatori locali e ospiti di livello nazionale. Professionisti con cui ci misureremo. Vogliamo metterci in rete e creare uno scambio di attori e spettacoli”. È nato così All Star Game e sarà condotto ogni volta da una presentatrice diversa “per uno spettacolo estremamente interattivo con il pubblico che dà informazioni utili a far andare avanti lo show”. Ad accompagnare gli attori è la musica di Brando Alessandrini. “L’obiettivo in futuro, per l’estate 2023 è organizzare un raduno di compagnie di improvvisazione teatrale in cui si muoveranno anche le due classi di improvvisazione teatrale, i selvaggi e gli allevatori, che prima o poi diventeranno artigiani e artisti”.
È il momento di Piero Massimo Macchini: “Questa associazione cresce, anche grazie al presidente Palmieri. E poi grazie la sindaco Pignotti, che ci ha abbellito l’ingresso. Andando agli spettacoli, debutterò con ‘Scena muta’ con la regia di Leonardo Accattoli. Con un anno di ritardo, ma con ancora più entusiasmo racconterò quello che ci fa rimanere spesso a bocca aperta”.
Ma non solo. Si rafforza Magnasarache, scuola internazionale di comunità marchigiana, che ha venti iscritti da tutta la regione. “Un lavoro su come l’umorismo ci può aiutare nella vita di tutti i giorni. Se poi da questa scuola, che ha più professori, esce qualcuno in grado di salire sul palco, sarà un ulteriore vanto. Come Elisabetta Sabatini che è uscita dalla scuola e ha vinto un festival di comicità l’anno dopo”. Il tutto per arrivare al Magnasarache comedy Lab in cui salgono sul palco ‘attori’ con un pezzo comico”.
Più corsi, più risorse che poi tornano all’associazione che può così investire sulla crescita del teatro.
C’è anche riflessione dentro la stagione de Lagrù. A portarla è Oberdan Cesanelli che ha ottenuto il patrocinio del consolato di Bahia Blanca e il supporto di Juan Carlos Paglialunga per i suoi due appuntamenti. “Due giornate in occasione della giornata internazionale dei diritti del migrante. E ne parliamo raccontando storie a noi vicine. Una, il 16 dicembre, è quella del fratello di mio nonno, Adolfo Cesanelli, che emigrò nel 1913, partendo da Morrovalle. Dialogheremo io e Giampaolo Valentini seguendo le lettere scritte con un italiano molto bello in cui racconta anche fatti che avvenivano in Italia: la prima guerra mondiale, i moti anarchici di Ancona e tanto altro. La seconda, il 18 dicembre quando sul palco ci sarà Andrea Michelini, attuale sindaco di Porto Recanati. Anni fa mandò dei questionari a famiglie italiane in Argentina. E lì ha scoperto dei suoi parenti. Ne è nata una storia. Filo conduttore è Roberto Lucanero, fisarmonicista che suona in tutto il mondo”. In occasione della due giorni, gli argentini potranno seguire in diretta lo spettacolo via console Samuele Fazi.
Tra il serio e il faceto ecco Cesare Catà con quattro spettacoli. “Nel primo incontro parleremo delle storie d’amore finite male, racconteremo il lasciarsi. E così sarà per gli altri seguendo sempre un filone comico e filosofico. A dicembre ripercorreremo la carriera di Paul Newman. Poi a gennaio un spettacolo dedicato all befana, raccontando il simbolo partendo dalla Grecia e analizzando il senso del nome che non è un insulto. A marzo, chiusura con uno spettacolo nuovo dedicato ai Cavalieri della tavola rotonda: Ginevra ne vale la pena”.
Spettacoli nuovi per ogni attore che poi prenderanno il volo: “Sant’Elpidio a Mare per me è sempre il posto da cui partire. Questo è una fucina, un luogo di incubazione che dia il la alle nuove produzioni. Lagrù serve anche a questo, a provare e capire se qualcosa funziona o no”.
Simone Rossetti è uno di quelli che porta un nuovo spettacolo non solo al Giusti: ‘Noi siamo uno’. “Parto da Servigliano all’interno del Festival Storie, un thriller psicologico e anche drammatico. Si parlerà del disturbo della personalità multipla attraverso flashback che lo portano al presente che è una psichiatra. Ispirato a una storia vera”.
Novità è la domenica del Lagrù Music Club con Andrea Gasparrini: “Portare la musica tra teatro e comicità è una sfida avvincente. Sono dieci anni che collaboro con Cesare Catà. Sono tre gli appuntamenti nel 2023. Il 26 febbraio il debutto un duo con organetto a cucù in cui sovvertiremo le abitudini e faremo muovere le sedie”. A marzo sul palco lo stesso Gasparrini che in una produzione con Alessandrini “parleremo di sei libri attraverso sei ritratti musicali dei personaggi principali”. Infine ad aprile Fabio Capponi e il suo piano. Ogni appuntamento è seguito o preceduto da un aperitivo, collaborando con cantine per l’occasione.
Immancabile il teatro per ragazzi: Tre appuntamenti in auditorium e cinque al Cicconi di cui uno a santo Stefano coordinati in questo caso dal presidente Palmieri. Un programma infinito per un auditorium sempre più vivo, con corsi dal lunedì al giovedì e poi spettacoli e prove.
I biglietti? “Non crescono, anche per premiare chi ci ha sempre dato fiducia: 13 euro che diventano 8 per il ridotto e 5 per i ragazzi”. ‘Un, due, tre…applausi’ è il nome del cartellone e l’auspicio per una stagione che vuole essere successo e divertimento.