FERMO – Altro che trionfalismo, un anno di nulla. O meglio, per la minoranza in consiglio regionale, “un anno di plagio” quello della Giunta di centrodestra guidata da Francesco Acquaroli che invece aveva parlato di cambio di passo (leggi).
La definizione è del consigliere regionale Pd Fabrizio Cesetti, ex assessore al Bilancio nella giunta Ceriscioli: Le poche cose fatte – ha ribadito - ricalcano l'impianto delle scelte varate dalla Giunta Ceriscioli.
Cesetti è entrato poi nel suo campo, la parifica del rendiconto, “che riguarda sostanzialmente scelte fatte nel bilancio firmato da me, certificandone la solidità nonostante le spese aggiuntive di 192 milioni a causa del Covid, di cui solo 92 rimborsati”.
Anche in altri settori sono state seguite sostanzialmente le leggi fatte nel quinquennio precedente, “togliendo però risorse a tutti i settori”, hanno ribadito i consiglieri dem. A partire dal sociale: “Non ci sono soldi per la povertà assoluta e i 500mila euro per le coop sociali sono il rifinanziamento di una nostra legge” ha aggiunto Antonio Mastrovincenzo.
Per la cultura “ci sono 300 milioni in meno” secondo Andrea Biancani, mentre per il turismo “si è parlato di incrementi di visitatori, senza che ci siano ancora dati ufficiali e si è sostenuto che ci sono stati aumenti rispetto al 2019, cioè prima della pandemia. E ancora un fallimento sul fronte dei diritti e del sostegno alle imprese, che hanno avuto ristori bassissimi”. La bocciatura più grande, nel giorno in cui viene definitivamente chiuso il percorso per l’ospedale unico tra Pesaro e Fano, per la sanità: “Con il blocco all'ultimo momento di strutture in fase avanzata di progettazione o finanziamento finanziate (gli ospedali unici, ndr) – conclude Maurizio Mangialardi - e il mancato avvio del potenziamento dei servizi sul territorio, vanno avanti solo gli ospedali di Fermo, Amandola, Inrca e Salesi, avviati dalla giunta Ceriscioli”.