FERMO - Via il limite del 30% sul calo di fatturato e più risorse da investire. È preoccupata la Cna di Fermo per le nuove misure contenute nel “Decreto sostegni”.
La soglia del calo di fatturato fissata al 30% per accedere agli aiuti, per l’associazione di categoria, rischia di lasciare fuori tre quarti delle aziende fermane. «Aver superato il criterio dei codici Ateco – fa sapere il presidente della Cna, Paolo Silenzi – è una buona cosa, ma mettere la soglia al 30% del calo di fatturato per avere un minimo, perché di minimo si tratta, di ristoro significa mettere fuori gioco moltissime imprese».
Numeri alla mano, secondo uno studio fatto su un campione di 12mila imprese, l’anno scorso, quattro su cinque hanno avuto un calo di fatturato molto importante, ma solo una ha superato la soglia del 30%. «Così non va, perché le risorse non arriveranno a tutti quelli che stanno patendo le difficoltà del momento, non hanno incassi e non muovono il lavoro» sintetizza il direttore della Cna, Alessandro Migliore, che si dice preoccupato per i «tanti che non riusciranno a riaprire le serrande».
Da qui, l’appello alla politica a rivedere la norma, «considerando che, anche con i contributi dello scorso anno, lo stanziato non copre che il 7% del fatturato perso dalle imprese nel solo 2020». «Riconosco che abbiamo avuto la possibilità di essere ascoltati – chiosa Silenzi –, ma vorremmo che lo si faccia ancora, per arrivare a definire misure reali per le imprese».