ACQUASANTA – Zona rossa, di nuovo. Come se non bastasse il dover vivere tra case crollate e crepe, ecco il Covid. E non di passaggio, ma forte e diffuso. E così, le frazioni di Pozza e Umito ad Acquasanta Terme, uno dei centri del cratere sismico, dalla mezzanotte sono zona rossa, come ai tempi del sisma, e vengono presidiate dai carabinieri. Non può entrare né uscire nessuno.
Troppi 23 positivi sintomatici su 68 residenti. Troppi i casi concentrati nella piccola comunità per cui in accordo con l'Area Vasta di Ascoli Piceno è stato deciso di sigillare il paese. Oggi tutti i residenti sono stati sottoposti a tempone e ai 14 iniziali se ne son aggiunti altri nove di positivi. Tra loro c'è un'intera famiglia che sta affrontando il coronavirus: gestiscono un'attività che è naturalmente chiusa. “Abbiamo sottoposto chi lavora con noi al tampone che è risultato negativo. Positivi però siamo noi della famiglia, io sono asintomatica, ma altri quattro componenti stanno fisicamente male, alcuni hanno avuto bisogno dell'ossigeno, anche se nessuno è stato costretto al ricovero" raccontano.
Tra i divieti previsti, anche quello di circolazione a piedi o con qualsiasi mezzo pubblico o privato all'interno delle due frazioni del comune, dalle quali on si potrà né entrare e né uscire; il sindaco ha anche sospeso tutte le attività produttive e commerciali.
Anche ad Acquasanta città ci sono casi di positività al coronavirus, ma la concentrazione è certamente meno significativo rispetto a Pozza e Umito, paesi che d'inverno sono famosi per una manifestazione caratteristica che vi si svolge, il Carnevale con la sfilata della maschera tipica, gli Zanni.
"Abbiamo usato mascherine e gel disinfettanti. Non riesco proprio a capire come mai siamo stati colpiti dal Covid in così tanti. Proprio non so come è arrivato qui il virus.
