di Raffaele Vitali
GROTTAZZOLINA – L’unico rumore che si riesce a sentire dentro il PalaGrotta è quello del pallone quando cade a terra. Per il resto, urla, trombette e applausi.
Gara 3 non tradisce le aspettative, del resto in palio c’è un posto in finale play off. Anche per questo in tribuna si siede il presidente del Coni Marche, Fabio De Luna, oltre a tanti sindaci e volti noti, come il presidente di Confindustria Luciani. Vince la Yuasa, vola in finale contro Siena dopo cinque combattutissimi set. Finisce con una super difesa di Marchisio, l’uomo ombra delle stelle Fedrizzi e Breuning, mai come in questa partita però supportati dai compagni, che fossero i dominanti centrali o l’estroso Cattaneo.
I primi scambi non sono uno spettacolo, la tensione è percepibile, ma la Yuasa Battery se non altro è precisa al servizio. Mentre la Consar Ravenna dimostra tutta al giovinezza del roster, tante le battute sbagliate. Lo scatto lo fa Fedrizzi, il suo turno di servizio è un rompicapo per i romagnoli. Soprattutto per Raptis, letteralmente preso di mira dalla stella di coach Ortenzi. È il break che Ravenna non riesce più a recuperare 8-13, se n fosse per un flash firmato Orioli, perché poi riprende a marciare Breuning che tra lungolinea, palle morbide che mandano fuori giri il muro e incroci non fa capire nulla agli avversari. Quando Mattei schiacciando fa addirittura passare il pallone tra le gambe del palleggiatore di Ravenna, si capisce che il primo set è in cassaforte (25-19).
Ma i romagnoli sono duri a morire. L’hanno dimostrato in gara 1, ma soprattutto nel ritorno che hanno dominato. E infatti, ecco che ritrovando la battuta costruiscono il primo break a favore, iniziando il secondo set con un perentorio 1-5. Sull’ultimo puto però Ortenzi chiama il check, sfida delle urla dei tifosi, che avrebbero visto il battitore di Ravenna pestare la linea prima di colpire la palla. Ma niente, l’occhio di falco dà ragione agli ospiti.
Una battuta efficace, quella di Russo, che cambia e non poco il gioco. Nel primo set tra Fedrizzi e Breuning hanno impedito a Ravenna i costruire gli attacchi, ma nel secondo set il vento è cambiato. Ortenzi non può che fermare tutto e chiamare un time out infuocato. Ci vuole l’invasione del centrale Mengozzi per rianimare i grottesi e una schiacciata di Fedrizzi. È il contro break che il libero Marchisio trasforma in torcida chiamando il pubblico a raccolta (4-7). È bravo il palleggiatore di Grotta a capire il momento dei compagni, dopo un errore è pronto a regalare la seconda chance. Capita con i due centrali, che Ortenzi alterna. Il problema è che Ravenna non sbaglia più, anzi (6-12).
Non è tempo di rimonta, gli errori al servizio, dopo l’eccellente primo set, diventano troppi. La fotografia del secondo set sono Marchiani e Marchisio che guardano cadere la palla dopo il rimbalzo sulla rete senza buttarsi a prenderla. Incomprensione e Ravenna scappa via definitivamente. Anche se capitan Vecchi ci prova al servizio, ma Cattaneo si fa murare a ogni attacco rendendo la missione impossibile (15-25). Tutto da rifare, sperando che opposto e schiacciatore tornino a fare quello per cui Ortenzi non li cambia mai.
Il primo punto del terzo set per un attimo fa temere che l’adrenalina si sia davvero spostata tutta a Ravenna che conquista infatti il pallone dopo sei tra attacchi e contrattacchi. C’è però uno fino a questo puto ‘spettatore non pagante’ che decide che è ora di far vedere di cosa è capace. Inizia così a macinare con il lungolinea Cattaneo e permette alla Yuasa di mettere la testa avanti. Poi ci pensa Fedrizzi, l’altro assente dei primi due set, tolte quattro battute, a schiacciare e soprattutto murare, epico il 13 – 7 con tre muri consecutivi. Solo che, bisogna essere ripetitivi, Ravenna ha in sé la follia dei giovani, capaci di errori marchiani e poi di improvvise folate di talento, in primis con Bovolenta. È qui che Ortenzi blocca di nuovo tutto, sperando di togliere lucidità a Russo e compagni, ma niente, il muro di Ravenna colpisce ancora.
È di nuovo tutto da rifare (15-14). Le lunghe braccia di Mattei rinviano l’aggancio, il pubblico torna protagonista perché il set è ancora lungo, bisogna lottare su ogni pallone. Fatica la Yuasa in attacco, ma ala fine la mette a terra la palla. Schiaccia facile Ravenna, che sembra sempre non sudare. Buon per Grottazzolina che Russo ha perso la verve al servizio (22-22). Il finale di set è a chi sbaglia di meno. Ma soprattutto a chi ha i centrali più pronti. E la Yuasa con Mattei e Canella cambia il destino del terzo set che viene chiuso in maniera imperiosa da Breuning (25-23).
Un finale di set entusiasmante che la Yuasa trasforma in energia conquistando i primi due punti lottando. Che è quello che ha chiesto Ortenzi. E poi perché questa è la forza di Ravenna, che non molla mai e in un amen rimonta anche nel quarto set dopo i due schiaffi firmati Fedrizzi. Che non riesce però più a incidere al servizio. Una pausa mentale di Marchiani costa caro a Grottazzolina che si ritrova sotto per merito di uno scatenato Bovolenta che piazza anche il suo primo ace (6-8). È di nuovo il momento del time out. Questa volta non basta, Bovolenta resta concentrato, ma ha davvero 20 anni?, la Yuasa sbaglia ricezione, il palleggiatore si fa sfuggire la palla e l’allungo diventa importante. Fino a che Mattei non ci mette le manone. Come accaduto nel terzo set. Ci sono dei momenti che sembrano quasi un passaggio di consegne quando Fedrizzi schiaccia, ma viene bloccato e l’azione dopo Bovolenta invece la mette a terra. E dove non arriva Bovolenta ci pensa l’altro terribile del 2004, Orioli. Si va così, dopo l’ennesimo errore del set di Breuning, al quinto set. Giusto, per quanto visto in campo e nella serie.
Il ‘re’ la corona se la vuole tenere stretta. Servizio vincente, ace e poi lo sguardo attento in difesa mentre Bovolenta schiaccia fuori di due metri. Non è ancora tempo di cedere il trono. E l’attacco dalla seconda linea per il 6-2 è il messaggio al campionato. Fedrizzi la Superlega la vuole giocare, Siena permettendo (i toscani hanno vinto lo spareggio con Porto Viro).
Pesa il pallone, per tutti. I servizi finiscono fuori, ma la Yuasa il vantaggio costruito con Fedrizzi se lo tiene stretto. Se Bovolenta torna a picchiare, Breuning non è da meno. Bravo Marchiani a rimetterlo in gioco dopo qualche azione. la fotografia del quinto set è nel recupero di piede della Yuasa che poi diventa punto grazie all’attacco fuori di Ravenna (10-5). Non si poteva più perdere a quel punto, perché il pallone è pesante e se ne accorge anche Orioli.
La dea bendata guarda dritta verso il castello di Grottazzolina quando l’attacco di Breuning vien toccato dal muro e il servizio di Bovolenta esce di qualche centimetro (13-8). E poi c’è Marchisio, il libero ultras che starebbe bene in mezzo agli Skapigliati ma è troppo prezioso in campo e giustamente viene eletto Mvp del match. Finisce così 15-10 con un servizio che esce e gli applausi del PalaGrotta ai propri beniamini.