PORTO SAN GIORGIO – PalaSavelli sold out per la capolista. Ma soprattutto per sognare con la Yuasa Battery. Peccato che Perugia non avesse alcuna intenzione di far festeggiare il pubblico che ha riempito ogni seggiolino, come ai tempi dei play off di basket della Sutor.
Il livello degli umbri è però troppo alto, la squadra di Ortenzi tiene, magari metà set, anche uno intero, ma è impensabile poter reggere alla lunga l’urto di giocatori come Ben Tara (mvp alla fine premiato dal prefetto D'Alascio), Giannelli, Loser e Semeniuk. Senza pensare all’idolo del Sol Levante, Yuki Ishikawa seguito da giornalisti nipponici.
Lotta il sestetto targato Yuasa Battery un set lo strappa alla corazzata e se non fosse stato per l’incredibile lungolinea di Semeniuk al quinto ci sarebbe pure arrivata. Qualche rammarico, ma il ko di Monza in contemporanea no cambia la classifica, domenica a Cisterna ci sarà il pronto riscatto.
Il primo set è una prova di forza da parte della prima della classe. Grottazzolina regge metà set, poi ogni piccolo errore si trasforma in un macigno da spostare. Troppe battute sbagliate, poco fortunati alcuni contrattacchi che permettono così alla Sir di allungare. Ma soprattutto, troppo forte Yuki Ishikawa, l’uomo scelto dalla Tod’s di Della Valle come testimonial per l’oriente, che trasforma in punto ogni pallone che tocca. Il break decisivo è un mix tra la sua abilità e le battute micidiali che mandano fuori giri Tatarov prima e Marchisio poi (17-25).
Il secondo set conferma che tutto è possibile per questa Yuasa che nel girone di ritorno è uscita dal suo baco. Protagonista assoluto è il serbo Dusan Petkovic. Preciso in battuta, ma soprattutto implacabile in schiacciata. Prima allunga, poi è l’uomo a cui affidarsi quando improvvisamente Perugia risorge e mette il anso avanti. Se Petkovic non sbaglia in campo, il set è anche il migliore di Ortenzi che indovina ogni mossa, prima Cvanciger in battuta, poi Antonov in difesa. Impeccabile, fin a quando no sbaglia un cambio, i pende il giallo e poi il cartellino rosso che regala servizio e punto a Perugia. Ma non basta, perché è proprio Antonov, quello che sarebbe dovuto uscire, a piazzare il muro decisivo (25-23).
Il set perso non è piaciuto a coach Lorenzetti che catechizza i suoi, che sono calati soprattutto al servizio permettendo a Zhukouski, recuperato per il big match, di inventare. Alzata dopo alzata purtroppo si riacutizza il problema alla coscia e con le mani tra i capelli, a inizio terzo set, deve lasciare il campo a Marchiani che dopo una pio di palloni di riscaldamento ritrova l’intesa con i suoi come fatto contro Milano.
La Sir ha fretta, vorrebbe chiudere rapidamente, Comparoni ha altri piani e Marchiani l’ha capito. Ma c’è poco da fare quando si riaccende, dopo il ‘riposo’ del secondo set, Ishikawa. Il suo turno di servizio porta quattro punti a Lorenzetti, tra l’altro se non schiaccia in difesa recupera ogni pallone, come quello che permette al compagno Semeniuk di chiudere il terzo set controllato dalla prima alzata (16-25).
Si riparte, Marchiani in regia, Zhukouski è out, sperando non per il resto della stagione. Un quarto set che lascia negli occhi dei 3442 spettatori la bellezza di uno sport ormai entrato nel cuore del fermano, è evidente che si è superata Grottazzolina considerando che conta di 3218 abitanti. E negli occhi resteranno anche gli ultimi due attacchi di Tatarov, che apprende mentre gioca, come dimostrano i due pallonetti in stile Semeniuk.
Raffaele Vitali