dall'inviata Chiara Fermani
SIENA – Superlega. Contro ogni logica, ogni pronostico, ma con pieno merito: la Yuasa Battery la prossima stagione la giocherà contro la Lube, contro Perugia, contro Milano, contro le grandissime. Una finale meravigliosa, condotta dall’inizio alla fine, tenuto conto della reazione nel secondo set di Siena.
La Yuasa Battery sfata il fattore campo e si cuce sul petto il suo primo tricolore davanti a più di 500 tifosi giunti al PalaEstra da Grottazzolina, un vero e proprio esodo per un comune di appena 3200 abitanti. Ma un campionato stupendo meritava un altrettanto stupendo finale e così è stato.
L'obiettivo promozione era diventato chiaro, quando allo storico coach della squadra Massimiliano Ortenzi è stato dato l'onore e l'onere di plasmare a sua immagine e somiglianza un roster di qualità, in grado di far competere la squadra ad alti livelli. Solo 5 partite perse su 26 giocate e sempre in cima alla classifica, con un palazzetto da 1000 posti sempre sold out e un tifo che cresceva gara dopo gara.
C'era proprio Michele Fedrizzi qui a Siena nel 2018, quando la Emma Villas tornò in massima serie dopo 41 anni e c'è Fedrizzi oggi, in maglia Yuasa Battery a infrangere i sogni della stessa squadra per riscrivere una nuova pagina di storia, quella della Yuasa Battery.
Una vittoria di squadra, coni due centrali che hanno dato spettacolo, ma poi Breuning e Fedrizzi, aiutati ovviamente da cattaneo e Marchisio, hanno trasformato ogni palla di Marchiani in gioielli. Finisce 1-3 e la festa dei 500 tifosi arrivati a Difficile pensare di iniziare meglio gara due di playoff nell0imenso PalaEstra. Non tremano le gambe dei giocatori della Yuasa Battery nel tempio del basket diventano oggi la casa del volley toscano. Non tremano perché Marchiani non dà il tempo ai compagni di pensare che la serie A è a un passo.
È un continuo ribaltamento di fronte, le due squadre sono super concentrate. L’inizio è un botta risposta con attacchi precisi, ma tanati errori al servizio, da un parte e dall’altra. In primis Fedrizzi, che non trova ace, ma è implacabile ogni volta che il suo palleggiatore lo chiama in causa.
La fotografia del primo set, chiuso ala fine dalla Yuasa Battery sul 20-25, è il punto che porta a quota 20 gli ospiti. Gli uomini di Ortenzi conquistano il punto con una schiacciata di Fedrizzi dopo tre recuperi.
Funziona tutto, in particolare Cannella e Mattei che alzano il muro di fronte alle mani di Krauchuk e Copelli, soffrendo solo la vena in banda di Pierotti.
Il secondo set ricalca l’andamento del primo, con Mattei protagonista in coppia con Breuning che spingendo in difesa mette in difficoltà Siena nella costruzione dell’attacco, che poi il muro del centrale trasforma in incubo (2-5). Grande attenzione sui contrattacchi, e Siena se ne prende molti perché non si ferma a guardare l’eleganza di Fedrizzi. Anzi, dove non arriva la forza ci mette il tocco Pierotti con dei pallonetti in stile beachvolley.
Si gasa con questi colpi lo schiacciatore che poi in coppia con Milan cambia in corso del secondo set riportando in vantaggio i padroni di casa (8-7) senza che Ortenzi, per evidente scelta, chiami time out. E ha ragione lui, conosce i suoi uomini e forse anche l’avversario. Che si specchia un attimo e si ritrova senza accorgersi di nuovo sotto. perché Fedrizzi ha messo a punto la direzione del braccio sul servizio e due punti che permettono un nuovo allungo arrivano in un amen.
Non tutto gira sempre come si vorrebbe, se Fedrizzi fa una schiacciata incredibile dopo la difesa dei compagni, ma poi sbaglia due palloni in fila, Siena non può che pensare che vincere sia possibile. Il muro di Mattei, l’ennesimo è un’illusione in un set che si chiude con una schiacciata di Cattaneo fuori e non di poco dopo un super break della Emma Villas propiziato dal servizio di Pierotti che ha trovato un punto debole nella ricezione della Yuasa Battery, per statistiche la migliore della A2. Tutto da rifare.
Ma la missione è chiara, non c’è tempo per riflettere sugli errori ma solo da concentrarsi sulla propria forza. E Grottazzolina, trascinata dalla marea arancione in tribuna, lo fa benissimo. Breuning maltratta i toscani con il servizio, tre ace di fila si vedono raramente. Ma non basta. Ci si mette anche Mattei, che ha una continuità nel match impressionante.
Fotografia del set? Il recupero in difesa di Marchisio su pallonetto del centrale toscano e l’alzata conseguente di Marchiani per Mattei che inchioda si tre metri. Nel set giocato alla perfezione i set point diventano 12 e quando l’Emma Villas schiaccia praticamente in parterre il pallone, l’urlo della Yuasa Battery riempie il PalaEstra (13-25. Due set a uno, ma soprattutto una prova di forza che coach Grazioli, marchigiano doc, deve provare a cancellare in due minuti di cambio campo.
A brodo campo l’agitazione cresce, il presidente Romiti si muove, difficile tenerlo seduto. Siena vuole reagire, ma quando Breuning si alza dopo l’ennesimo contrattacco e mette a terra u super diagonale si fa dura. È solo il 2-3, ma è un segnale. Quello che i padroni di casa sanno fare bene è disinnescare il servizio bomba di Fedrizzi, ma non hanno capito minimamente come si ferma Canella, in questo caso, o il centrale di Grottazzolina in generale. Breuning è l’uomo delle cose difficili, anche nel quarto, e pieno di tensione, set.
Ma i 1600 tifosi dei padroni di casa, che provano a farsi sentire in mezzo alla bolgia dei 500 grottesi, non vogliono andare a casa. Nasce così il mini break della Emma Villas che non spinge però Ortenzi al time out. Che arriva invece sul 13-10, perché nessuno in casa Yuasa vuole sentire ancora urlare lo speaker ‘Siena, Siena’.
Quando i padroni di casa sembrano avere le mani sul set, Grottazzolina si ricorda che la stagione l’ha dominata e quindi ha la forza per recuperare. Basta dare la palla a Breuning (15-17) che con le sue giocate manda in visibilio Ortenzi, il coach si piega come uno stata bordo campo per caricare i suoi.
E funziona lo stile montegiorgese dell’allenatore che spinge i suoi fino al 17-19 dopo un ottimo servizio di Mattei. Siena ci prova, ma il servizio proprio non carbura, mentre al momento giusto torna quello di Fedrizzi che complica l’attacco di Siena per due volte: muro di Callea e muro di Cattaneo. Finisce così 19-25 con l’ace di Fedrizzi e l’urlo: Superlega (ha collaborato Raffaele Vitali).