ALTIDONA – Che meraviglia. La valorizzazione dell’artista locale, l’eccellenza che non è una scarpa o un formaggio, ma una voce e due mani dentor il teatro di Altidona.
La voce è quella di Pierpaolo Palloni, il basso baritono che la Francia non si è lasciato sfuggire, rendendolo uno dei perni dell’Opera, le mani sono quelle di Marco Tomassini, che nel 1993 ha iniziato a suonare proprio insieme al cantante nella corale di paese per poi passare, come tutti, per i concerti ai matrimoni.
“Che bello essere qui insieme, nonostante questa situazione. Noi volevamo esserci e passare questo inizio dell’anno con voi” esordisce Palloni. “E lo faremo nel miglior modo. Abituandoci a un teatro vuoto. Ma chiudendo gli occhi vi vediamo e sappiamo che siete con noi. Insieme entriamo nella bellezza” fa eco Tomassini.
Sono loro il regalo dell’amministrazione comunale di Altidona, guidata da Giuliana Porrà, ai tanti collegati sulla pagina facebook del comune. Una media di 150 persone, che sono tante per un pomeriggio festivo. E chissà quante altre lo guarderanno anche nelle prossime ore e nei giorni a venire. E quante davanti allo schermo, vista la diretta su Fm Tv, coordinata dal gruppo che ha in Medori, Parenti, Amurri e Meconi dei punti fermi.
Un pomeriggio in cui la voce lirica incontra il pop, su quel filone aperto dal grande Pavarotti e diventato ormai un must per tanti artisti internazionali. Si passa da Sting a Rod Stewart senza dimenticare i must natalizi, l'energia romantica dei Queen con 'Love of my life' e il perdersi nella poesia delle 'Canzoni contro la paura' di Brunori Sas e la magia di Giorgia e delle sue ‘gocce di memoria’ che restano anche del lunghissimo 2020. Note e parole che scaldano il cuore e danno forza.
“La musica guida le mie scelte, da sempre. Anche se in maniera inconsapevole. Una passione nata in casa e poi cresciuta” ribadisce Palloni che ha girato mezza Europa calcando i palcoscenici più importanti e che per un pomeriggio torna con Tomassini a “suonare e cantare ciò che ci piace ascoltare e quindi condividere”. E sulle note del 'Perfect Day' di Lou Reed il concerto prosegue proiettanddo tutti per un'ora in un mondo più bello.
Raffaele Vitali