Da un lato la Basilica Imperiale di Santa Croce al Chienti (IX secolo) nella campagna di Casette d’Ete di Sant’Elpidio a Mare. Dall’altro il duomo di Fermo, perno della fede e del turismo del capoluogo. A unirle le opere di Vivianne Bou Kheir. Una mostra, due luoghi, lo stesso titolo: “Via Crucis”.
“In questi primi giorni – sottolinea don Michele Rogante – la mostra si è dimostrata una intensa opportunità di preghiera personale grazie al sussidio realizzato con le meditazioni dell’arcivescovo”. Una mostra, quella di fermo, che da domenica, giorno di Pasqua, si arricchirà di ulteriori cinque opere: I Misteri Gloriosi, tra i quali sarà possibile ammirare e pregare davanti all’icona della Risurrezione di Cristo. “Un percorso che dalla penitenza, silenzio e raccoglimento, ci accompagna alla gioia della Risurrezione”. La mostra è a ingresso gratuito.
In contemporanea a Casette d’Ete, fino a lunedì, all’interno della basilica ci sono 14 opere che ripercorrono le tappe della Via Crucis. In più i 5 misteri gloriosi che poi si trasferiranno a Fermo fino a maggio.
“Le immagini del calvario sono state rappresentate con una efficacia, una maestria e un sentimento meravigliosi, coniugando in maniera tanto inconsueta quanto spettacolare i tratti dei volti con colori che la Bou Kheir prepara da sé e che, sulla ceramica, hanno acquisito una tonalità e un aspetto tali da portare ai massimi livelli la suggestione della visione, diventando interpreti protagonisti del racconto religioso” spiega la presidente dell’associazione Santa Croce, Marisa Colibazzi.
Il Raku, ricorda la presidente, è una antica arte giapponese di lavorazione della ceramica a fiamma in cui gli elementi naturali, terra, aria, acqua e fuoco sono legati tra loro e creano un unicum assoluto, del tutto irripetibile. La mostra è visitabile sabato, domenica e lunedì dalle 10 alle 12 e dalle 14,30 alle 19.