di Raffaele Vitali
PORTO SAN GIORGIO – E venne il grande giorno: l’ex cinema Excelsior torna a vivere. Il sindaco Nicola Loira ha voluto vicino a sé i due architetti Roberto fileni, che rappresenta la proprietà Excelsior Cinematografica Srl guidata da Paola Renzi, e Sauro Censi, dirigente del Comune.
“Si apre il sipario dopo 30 anni di regia dietro il film Excelsior”. È questo il tempo da cui il palazzo è diventato simbolo del degrado nel cuore della città. “Nessuno di noi si è mai abituato a questa ferita, nonostante i continui lavori di riqualificazione nella zona circostante” prosegue il sindaco.
Un piano che in un colpo solo recupera il gioiellino e cambia volto a un’area in via XX Settembre. “Abbiamo già iniziato a lavorare e programmare le varianti necessarie. Vorrei vedee la gru in azione prima della fine del mandato” sottolinea determinato Loira.
Il dialogo partì con una proprietà differente, poi lo stallo. Nel natale 2008 il colpo di teatro: la decisione di ‘impossessarsene’ da parte del sindaco Agostini. “Fu un gesto simbolico che però portò a una lunga causa che ha alla fine dato ragione al privato, nonostante la battaglia legale. A quel punto non restava che riaprire il dialogo, trovare le condizioni per un accordo che riportasse in vita la cartolina sangiorgese”.
Piccioni e rifiuti sono diventati protagonisti in questi anni. Il primo cittadino ci ha sempre creduto, sono anni che parla “di obiettivo possibile”. Lo voleva concretizzare entro la fine del suo mandato e almeno l’accordo lo ha portato a casa, dovendo inserire però anche la pregiata area lungo il viale alberato nella zona sud della città.
Un immobile privato che da decenni impatta sul pubblico, tra l’altro con un vincolo della Sovrintendenza “che limita fortemente l’azione di recupero della proprietà”. Un lavoro a tre che oggi si completa, creando le condizioni per cui il proprietario può intervenire nel rispetto dei vincoli dello Stato e garantendo interessi alla città.
“Non è un semplice recupero, ma la creazione di uno spazio pubblico per la città che va a risolvere una delle lacune principali: la mancanza di luoghi culturali ed educativi, avendo solo il teatro e due piccole salette. Se siamo qui è perché la Sovrintendenza ha capito che le ragioni del vincolo si difendono solo facendo intervenire il privato” riprende Loira
L’interno da anni è puntellato, pe evitare il collasso dell’edificio, visto anche i buchi all’interno del tetto, che è stato pian piano sistemato per evitare problemi maggiori. L’Excelsior è lungo 34 metri per 18,60 ed è alto una decina di metri: seimila metri cubi, circa 600 metri quadri a piano.
Tra sistemazione interna e rifacimento solai, non potendolo abbattere, i costi lievitano, vista anche la posizione in pieno centro città. “La creazione di una sala interna per il Comune, l’abbellimento della piazza comporta un investimento di 5milioni di euro da parte della proprietà. Cosa dare in cambio? Abbiamo cercato la soluzione per arrivare almeno a un piccolo utile. Con volumi e vincoli che riguardano facciata fontale e laterale non era semplice agire” spiega Censi.
Il piano prevede spazi commerciali al piano terra, servizi e uffici o appartamenti al primo piano insieme alla sala convegni che dà sulla piazza e che avrà l’ingresso esclusivo dalla facciata vincolata. E sopra? “E’ iniziata la trattativa con la Sovrintendenza. All’inizio avevamo pensato a due piani in più, ma non convinceva. E così, ecco la soluzione urbanistica. Diamo la possibilità di trasformare un lotto in via XX Settembre a destinazione alberghiera, vicino all’hotel Timone, in residenziale, prevedendo 4 milioni di euro di ricavo”. Quella della variante è una proposta della Amministrazione, precisa il sindaco Nicola Loira.
“Se avessimo aumentato la volumetria dell’Excelsior, ne avremmo snaturato la sua natura. Per questo, abbiamo chiesto e ottenuto che la proprietà partendo dall’Excelsior andasse a risanare un’area importante oggi usata come deposito e magazzino. Considerando che era così da oltre 20 anni e sapendo bene che altri alberghi in città non servono, abbiamo optato per questo accordo”.
In tutto questo la proprietà ha pensato a ogni aspetto possibile grazie allo studio dell’architetto Fileni: “Abbiamo cercato di far funzionare le tre funzioni tra loro dando a ognuna una pertinenza. La parte commerciale sarà affacciata sul retro creando così all’Excelsior un doppio volto. L’ingresso agli appartamenti è invece laterale, in modo che ai 144 posti della sala convegni si accederà in via autonoma da piazza della Marina attraverso un androne che recupera le scale. Stiamo anche valutando – ribadisce l’architetto della proprietà – un parcheggio sotterraneo per gli appartamenti a cui accedere con un ascensore no potendo realizzare rampe”.
La struttura non permette grandi spazi commerciali, dovendo garantire percorsi definiti e servizi. L’idea sarebbe di uno spazio per un’attività unica, magari una delle grandi catene del fashion che da tempo non gravitano nel Fermano.
Tornando a via XX Settembre, la variante prevede che il privato possa realizzare una palazzina di 1600 metri cubi. Come se si fosse ancora al cinema, titoli di coda: e vissero tutti felici e contenti.