ALTIDONA - Sono più di 110 gli imprenditori agricoli della Valdaso che hanno sottoscritto l’Accordo agroambientale d’area con cui si impegnano a rispettare il disciplinare di produzione integrata della Regione Marche e a coltivare in maniera sostenibile più di mille ettari tra frutteti, vigneti, orticole e seminativi.
Un lavoro portato avanti dal comune di Altidona che, quest'anno, ha ottenuto la Bandiera Verde. Di questo e di come i diversi tipi di attrezzature influiscono nella gestione dell’inerbimento del sottofila e dell’interfila del frutteto si è parlato nel “farminar” del 19 giugno.
Organizzato nell’ambito del progetto GE.CO Valdaso, legato all’Accordo agroambientale d’area della media e bassa Valdaso per la tutela delle acque, il seminario ha mostrato come la produzione agricola della Valdaso sia in prima fila nell’abbattimento dell’uso degli erbicidi in campo e nella diminuzione dell’uso dei fitofarmaci.
Relatori sono stati Davide Nero e Giorgio Murri dell’Università politecnica delle Marche, Jacopo Facchi della società Hort, Markus Kelderer del centro di sperimentazione di Laimburg e Fabio Marchioni dell’azienda agricola Vitivinocola Colle Stefano. Due ore di trasmissione, in diretta dall’azienda agricola Geminiani Pio, a Montalto delle Marche, durante le quali i relatori si sono intervallati per mostrare i risultati delle prove effettuate in questi quattro anni di sperimentazione.
f.pas.