FORCE – Non si arrendono. Qualche mese fa la diffida alla Provincia di Ascoli a cui era stato chiesto di fermare l’iter autorizzativo dell’impianto di biometano in programma a Force. L’avevano firmata venti sindaci.
Oggi, 19 di loro, si è chiamato fuori Smerillo, mentre resta compatta la Valdaso, sia picena che fermana, hanno presentato formalmente anche il ricorso al Tar contro il via libera all'impianto da parte dell’ente guidato da Sergio Fabiani.
Fra le maggiori preoccupazioni dei sindaci in merito all’impianto di produzione di biometano con fermentazione dei rifiuti organici (forsu) ci sono le dimensioni dell'impianto, ritenute del tutto spropositate rispetto alle effettive esigenze del territorio con conseguenti problematiche relative alla viabilità di tutta la Valle dell'Aso; rischi per la salute che potrebbero derivare dai gas di scarico dei mezzi e dell'impianto stesso; impatto economico negativo sulle attività produttive preesistenti.
Comune capofila è Montalto delle Marche. “Non ci arrendiamo. IL progetto non cci convince, per questo - chiarisce Daniel Matricardi, sindaco di Montalto delle Marche - abbiamo sostenuto fin dall'inizio che l'iter autorizzativo presentava diverse carenze, a partire dal mancato coinvolgimento del territorio. Ma ora che è arrivata anche l'autorizzazione da parte della Provincia di Ascoli Piceno non potevamo che ricorrere al Tar e aspettare fiduciosi l'esito del ricorso”.
I Comuni firmatari sono Montalto delle Marche, Ortezzano, Montelparo, Altidona, Petritoli, Monte Vidon Combatte, Carassai, Montefiore dell'Aso, Montedinove, Rotella, Comunanza, Montefalcone Appennino, Santa Vittoria in Matenano, Monterubbiano, Monterinaldo, Campofilone, Lapedona, Moresco e Pedaso.
r.vit.