di Francesca Pasquali
FERMO - Uno studio di mercato, un disciplinare per l’accoglienza turistica, un logo e promozione dal vivo, cartacea e online.
Sono usciti con le idee chiare, gli operatori turistici valdasini, dalla prima riunione del progetto “Valdaso Experience - La tradizione dell’accoglienza secondo natura”. In cinque – l’Hotel Roma di Petritoli, gli agriturismi La Meridiana di Moresco e Vecchio Gelso di Ortezzano, il camping Fontana Marina di Campofilone e il tour operator Tu.Ris.Marche (capofila) – hanno realizzato un progetto finanziato dal Gal Fermano, che andrà avanti per tre anni e potrà essere ampliato ad altre realtà della Valdaso.
Punto di partenza, il 2020 da dimenticare. Fatta eccezione per l’estate, quando il “liberi tutti” pandemico ha risvegliato il turismo, sul resto c’è da mettere una croce sopra. Sperando in un 2021 migliore, le strutture valdasine hanno deciso di fare rete, formando un’Ati (associazione temporanea di scopo) e macinando idee. Si sono incontrate per la prima volta, a distanza, il 20 gennaio. Alla riunione hanno preso parte anche la facilitatrice del Pil (Progetti integrati locali) Ecotour Valdaso, Antonella Nonnis, e gli esperti turismo rurale e comunicazione, Concetta Ferrara e Paolo Martini.
Dalla voce degli operatori è emersa la difficoltà dei mesi scorsi, che ancora persiste. Acuita dalla defezione dei turisti stranieri, gli habitué dell’entroterra. Ma anche la determinazione a non mollare e la voglia di rinnovarsi.