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La Treccani apre le porte al Fantasanremo di Papalina e al Fantacitorio di Propaganda Live

19 Marzo 2022

FERMO – Si è scomodata anche la Treccani. Ma ormai non ci si stupisce più di nulla. quella che era la bibbia dell’italiano, della parola, è diventata il timbro istituzionale di quanto la moda crea. Lo fece con petaloso, si ripete oggi con due parole esplose in pochi mesi: Fantasanremo e Fantacitorio.

La prima nasce a Porto Sant’Elpidio, come tutti ormai hanno imparato anche grazie all’attenzione mediatica che Amadeus, e tutta la stampa, hanno dato a Papalina, titolare del bar dove tutto è nato, e amici. “Fantagioco collegato alla gara canora del Festival della canzone italiana di Sanremo” scrive la Treccani nella sua versione online.

Prima di proseguire con una serie di citazioni dai principali organi di informazione scelti come ‘prova’ dell’esistenza della parola. Repubblica, Art Tribune, Corriera della Sera sono alcune delle fonti prima della frase finale: “Composto dal confisso fanta aggiunto al nome proprio Sanremo, per metonimia topografica ‘festival (della canzone italiana) di Sanremo’. Di certo, per il gruppo di amici quest’anno sponsorizzati da grandi aziende, un ulteriore riconoscimento.

La seconda parola è ancora più recente ed è nata in televisione, nella mente di Zoro, il conduttore di Propaganda Live che giustamente ha sottolineato la soddisfazione per il fatto che una leggera iniziativa sia stata onorata dell’attenzione della Treccani. “Ipotetico gioco che interpreta la politica parlamentare italiana come un fantagioco”.

Anche qui, per spiegare al meglio il temine, la Treccani si affida alle parole altrui. In primis a quelle di Valerio Aprea, che dissertò per spiegare il gioco. “Ognuno ha in dote 100 fanfani per poter comprare dieci politici che andranno a comporre la propria squadra. Il sistema dei punteggi è legato poi a una tabella di performance. Per esempio: leader nazionale di partito sovranista che per risolvere il problema dei migranti propone di affondare le imbarcazioni degli stessi vale 15 punti – sì, che ora non è molto, prima erano 200 punti ma poi s’è svalutato. Ma poi c’è tutto un sistema di bonus che aiutano a rimpolpare” è il testo di Aprea ripreso dai cultori della lingua italiana.

Poi citazioni della ministra Mara Carfagna rilasciate a Zapping o l’articolo del Carlino sulla performance di un consigliere comunale, Michele Gambini, con tanto di bagno gelido al mare. ma è la spiegazione finale, affidata a Michele Cortelazzo della Treccani.it: “Dopo il politichese della cosiddetta Prima Repubblica e il gentese della seconda, siamo di fronte a una nuova realtà espressiva che produce vaghezze, ambiguità, incoerenze: i politici di oggi hanno ereditato dal gentese la rinuncia, almeno parziale, alle parole rare e vaghe del politichese, ma diffondono l’attuale linguaggio politico attraverso dichiarazioni che si susseguono frenetiche nei social, spesso in modo poco meditato e, anche per questo, in una successione che finisce per essere contradditoria. Fantacitorio potrebbe essere una denominazione adatta per questa realtà. Staremo a vedere se si diffonderà o se resterà un’etichetta brillante per un’invenzione che resterà circoscritta al gioco promosso dalla trasmissione che l’ha generata”.

redazione@laprovinciaidfermo.com

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