PORTO SAN GIORGIO – Una delle feste più belle della provincia, ma forse della regione, torna nel suo splendore: dal primo al tre luglio Porto San Giorgio sarà la casa delle Pro Loco di mezza Italia. Dopo due anni di stop, Pro Loco in Festa è pronta per la ventesima edizione.
“Unica manifestazione in Italia fatta solo da Pro Loco, vogliamo diventare davvero nazionali” esordisce Marco Silla che in mano ha un protocollo d’intesa che rende la manifestazione di carattere italiano, blindandola nelal sua sede storica. “Una manifestazione che crea festa, assembramento e per questo il Covid ci ha fermato. Ma ora torniamo, ancora più belli” aggiunge il presidente regionale, affiancato dal numero uno provinciale Quinto Sacripanti, dal sindaco di Porto San Giorgio e dal presidente della Pro Loco sangiorgese.
“Vorremmo che la Regione Marche ci credesse, i numeri sono importanti” ribadisce Silla. Nicola Loira non ha mai esitato ad appoggiare la manifestazione, mettendo a disposizione il lungomare: “Turisti, fermani, marchigiani: tutti devono poter vivere questa tre giorni. L’ho detto spesso alla Regione che Pro Loco in Festa è la vera vetrina dei nostri territori, perché ogni provincia porta qui il meglio delle sue tradizioni. Qui ognuno è coinvolto, non bisogna andare a cercare la manifestazione, ma le si trova tutte a due passi dal mare”.
Se le Pro Loco si muovono è perché a Porto San Giorgio si fa business, i numeri valgono il viaggio. “Ma soprattutto si fanno conoscere” riprende il presidente regionale. “Non sarà la mia ultima Pro Loco da sindaco, ma la prima del mio successore. Ne ho vissute otto, sono certo che il futuro sarà ancora più bello” chiosa Loira.
Una manifestazione che entra nel programma nazionale dell’Unpli “perché è un vero punto di riferimento, vogliamo renderla un riferimento per le Pro Loco italiane” ribadisce il presidente Antonino La Spina, che sarà a Porto San Giorgio per l’inaugurazione.
Pronti quindi a riempire il lungomare dall’1 al 3 luglio. Pro Loco in Festa è nata come trampolino di lancio dell’entroterra, oggi è cresciuta. Quinto Sacripanti, che per anni ha guidato il gruppo di Montemonaco, da poco è al vertice del comitato Fermo-Ascoli Piceno: “Come Unpli curiamo i rapporti con le Pro Loco e tutte ci hanno chiesto nelle ultime settimane se questa festa si sarebbe rifatta. Attorno a questa tre giorni, che garantisce risorse da reinvestire nel proprio paese, organizzano la loro attività, sapendo di aver attratto persone dalla costa fermana”.
150mila persone gravitano durante Pro Loco in festa, ci saranno divertimento e qualche disagio. “Gianfranco Coleffi ha ideato questa manifestazione vent’anni fa. Veneto, Sicilia, Puglia e Campania sono da tempo al nostro fianco. Tutti crediamo nel valorizzare i costumi, la gastronomia e il dialetto. Come numeri siamo la manifestazione principe del Fermano, sempre se non piove” ribadisce Massimo Agostini che rivendica anche l’attività culturale della Pro Loco attraverso le commedie dialettali che coinvolgono oltre 50 compagnie regionali e perfino dall’Abruzzo (domenica appuntamento con la compagnia di Lapedona).
Silla chiude con i numeri: “Pro Loco in festa sarà completamente compostabile. Abbiamo già una base di trentasei partecipanti, se ci sarà la possibilità di allargare ci allungheremo un po’ per garantire spazi. Di certo le Pro Loco devono portare davvero articoli del territorio, come cibo e come coreografia”.
Se la regione ci crederà, la manifestazione può solo crescere, magari anche con pacchetti viaggio oltre a una promozione davvero nazionale: “Vogliamo essere una vetrina per le Marche, confidiamo nella sensibilità della nuova amministrazione Acquaroli” conclude Silla.
Raffaele Vitali
