PORTO SAN GIORGIO - Ultima delle opere di Shakespeare, spesso considerata una sorta di testamento poetico del bardo, ‘La Tempesta imperfetta’ sancisce la presa di coscienza da parte dell'uomo che l'unica via per la liberazione è la compassione e l'amore.
“Non ci sono morti, sangue non chiama sangue, la tempesta è la selva oscura che ciascuno di noi deve attraversare se vuole approdare a un nuovo sé, più saggio e maturo, finalmente ancorato a quello che il grande Battiato definirebbe il suo centro di gravità permanente” sottolinea Stefano Tosoni che sul palco porta gli allievi della master class di Proscenio Teatro, seguiti e diretti insieme con Lorenzo Marziali.
Insieme daranno vita a un ‘folle viaggio’. La storia è semplice: un gruppo di naufraghi di ritorno da un banchetto nuziale viene colto da una terribile tempesta e catapultato su di un'isola sconosciuta, uno strano mondo a metà tra l'umano e il soprannaturale.
Il naufragio non è frutto del caso, bensì è opera di Proserpina, ex-duchessa di Milano che, ignobilmente spodestata da suo fratello Antonio (in combutta con la sovrana di Napoli), da anni è costretta a vivere sull'isola in compagnia di sua figlia Miranda e dell'unico abitante indigeno dell'isola, il mostro Caliban.
E qui la storia si complica, ma lo scoprirete entrando al teatro di Porto San Giorgio domani (lunedì) sera, alle 21,15. “Noi ci siamo divertiti a fare “nostra” questa tempesta, giocando con i personaggi, impregnandoli di una loro stravagante follia. Pur senza tradire l'impianto filosofico dell'opera, abbiamo scelto di utilizzare la risata come mezzo per raccontarvi questa storia” prosegue Tofoni. Posto unico 10 euro e ridotto a otto.