FERMO – Un mix tra una parata militare russa e una presentazione delle nuove linee delle case automobilistiche, l’Asite e il Comune di Fermo hanno messo in mostra in piazza del Popolo i 15 mezzi comprati per gestire al meglio la raccolta differenziata del capoluogo. Spazzolatrici, camion, pala meccanica e un nuovo compattatore per la discarica che da solo vale 500mila euro.
Un investimento corposo, 2.6 milioni di euro di cui 2.2 con mutuo autorizzato dal consiglio comunale, per dare all’azienda macchine di proprietà. “Un’operazione pensata e avviata poco dopo il mio insediamento. Ma si sa, la burocrazia ha i suoi tempi” sottolinea il presidente dell’Asite Paradisi.
Soddisfatto il sindaco Paolo Calcinaro che parla di investimenti necessari e che porteranno a un risparmio: “Da anni si parlava di dotare l’Asite di mezzi propri, interrompendo così il sistema di noleggio. Un percorso per aumentare efficienza e sicurezza dei dipendenti”. Tra l’altro la data, 200mila euro, è ben inferiore a quanto pagato con il noleggio.
La richiesta infatti è nata dal basso, così come la scelta dei mezzi, e quindi il bando di appalto: “Abbiamo fatto gruppi di lavoro tecnici e siamo arrivati al piano di sviluppo del nostro nuovo parco macchine. Poi abbiamo diviso tutto in cinque lotti, tra l’altro l’ultimo, con quattro piccoli mezzi, deve ancora essere completato” precisa il presidente.
È una scelta quindi di politica industriale quella del Comune di Fermo. “Siamo arrivati a fine 2019 a pochi decimali dal fatidico 65%. Siamo certi che il 2020 sarà il nostro anno. I cittadini si impegnano e l’aver ormai raggiunto tutta la città con le isole informatizzate farà andare a regime il sistema” aggiunge l’assessore all’Ambiente Alessandro Ciarrocchi.
L’Asite oggi conta 220 dipendenti, di cui 180 a tempo pieno e una quarantina di sporzionatrici che lavorano a orario ridotto. “Questo è un territorio complesso e proprio per questo abbiamo scelto i nuovi mezzi proprio partendo dall’ascolto dei nostri operatori, chi ogni giorno si muove per tenere Fermo pulita”. Gli investimenti non si fermano ai mezzi: “In tre anni, sono tre i milioni di euro investiti sulla discarica tra Tmb, bio filtro, tensostrutture, la terza vasca in cemento per il percolato e il sistema di raccolte acque nel piazzale” riprende Calcinaro che tramite una riorganizzazione interna finalizzata alla massimizzazione di ogni spesa è riuscito a superare il minor incasso da rifiuti esterni abbancati.
E alla fine targa per uno storico dipendente, Ulderico Poggi, andato in pensione.
r.vit.