PORTO SAN GIORGIO – La terza corsia non è più un sogno. Se da un lato c’è al Procura di Pescara che apre un fascicolo dopo l’esposto del presidente della regione Abruzzo Marsilio, che ha scelto il pugno duro, dall’altra c’è l’impegno del ministro Paola De Micheli.
“Quanto all'ampliamento a tre corsie della tratta autostradale ricadente nelle regioni Marche e Abruzzo, dall'analisi che in queste ore le strutture del Mit stanno effettuando, sul Piano economico finanziario presentato da Autostrade per l'Italia, si sta approfondendo tale aspetto per addivenire quanto prima alla realizzazione della terza corsia sulla A14”.
Una affermazione che arriva dal luogo deputato del potere: il Parlamento. La Ministra, ex commissaria alla ricostruzione, ha risposto così durante il questione time, ridando forza a chi ha inserito la terza corsia dell’A14, che oggi finisce a Porto Sant’Elpidio, come priorità infrastrutturale.
Il tema è da tempo al centro di ogni discussione relativa, per cominciare, alla crisi economica della regione. una zona, quella del sud delle Marche, fortemente penalizzata a livello di viabilità, il Fermano intesta. Oggi l’apertura, che potrebbe significare portar davvero questa provincia e il Piceno, e a seguire l’Abruzzo, verso il futuro.
A meno che qualche amministratore non metta di nuovo i bastoni tra le ruote come accaduto in paassato a Fermo e Porto San Giorgio, ma anzi cominci a ragionare sulle opere 'compensative' che potrebbero migliorare anche la viabilità interna della zona costiera e non solo.
Raffaele Vitali