di Raffaele Vitali
MONTEGRANARO – La Sutor Basket inizia la nuova stagione. Pian piano arrivano alla Bombonera i giocatori. Non ci sono i ‘macchioni’ da serie A e neppure i tifosi dietro l’angolo per i cori, ma c’è la storia che prosegue e in ogni volto sbarbato, tolto il pivot con la barba lunga, il desiderio di emergere.
Con il confermato direttore generale Andrea Masini, già in sede, a varcare la porta è coach Baldiraghi. “Una chiamata arrivata all’ultimo momento che mi riempie di orgoglio. Entro in una società che ha fatto la storia e mi permette di ritrovare Andrea Masini” le prime parole dell’allenatore seduto dietro la scrivania che ha ospitato Pillastrini, Finelli, Frates, Valli, il giovane Marco Ciarpella e per tanti anni il vice per eccellenza, Stefano Vanoncini.
Una squadra nuova quella gialloblù “costruita con una campagna acquisti condotta alla velocità della luce, iniziandola il 10 agosto quando le altre l’avevano chiusa da settimane” prosegue.
Ma il coach ha quel che voleva. “Ci manca qualcosa, l’ossatura è stata costruita. Abbiamo tenuto conto del budget e del momento in cui è stata fatta”. Squadra giovane, ma con esperienza di serie B. “L’idea era questa. Poi era ovvio che volessimo prendere giocatori con qualche campionato sulle spalle. C’era voglia di poter allenare chi cresce”.
È il coach giusto per i giovani? “Ho iniziato ad allenare a 18 anni. Tanto settore giovanile, per 20 anni a Pavia. Quando ho cominciato ad allenare i senior ho sempre avuto il piacere di far crescere i giovani, come Biligha e Loschi, per citarne alcuni. E così anche Crespi che abbiamo preso ora”.
Cosa manca a questa Sutor? Leggendo gli acquisti, la riposta è facile. “Un quattro che abbia la mano educata da fuori. Insomma un Masini giovane. non è facile da trovare, ma per questo non abbiamo fretta. Il mercato ci darà la risposta”. Un altro tassello potrebbe coprirlo il capitano uscente Francesco Ciarpella “con cui stiamo discutendo, una decisione che bisogna prendere in due” chiarisce l’allenatore che intanto un cinque lo regala ad Angellotti, che si sta guadagnando la conferma nel roster.
Che parla affiancato da Andrea Masini, che sembrava in discussione e che invece è la colonna portante della nuova società. “Il fatto che la Federazione ci abbia ripescato dimostra la storia della Sutor. Si è chiusa una annata tribolata. Ora si riparte con un amico in panchina. Siamo qui per collaborare e creare un grande gruppo che sappia portare alto il nome di Montegranaro”.
Una squadra resettata, non capita spesso. Impossibile confermare qualcuno o scelta tecnica data dal ritardo sul futuro in B sono le due ragioni del cambiamento totale. “C’è chi ha chiesto di rimanere, ma la questione ripescaggio ha spinto alcuni giocatori ad accettare offerte per non rischiare con noi”.
Tra poche settimane si tornerà in campo, finalmente con il pubblico sugli spalti: “So che qui è caldo, non vedo l’ora di sentirlo in curva” riprende l’allenatore che ha una idea di basket molto chiara: “La mia idea è di difendere senza risparmiarsi. Poi a questo imprinting abbineremo i canestri. Il mio compito sarà coniugare difesa, intensità, pressione, mani addosso e vittorie. Un basket maschio e di intensità”.
Sapere di avere dietro le spalle tanti imprenditori darà serenità a tutti: “Per ora il direttivo è lo stesso. Ma ci sono nuovi soci e nuovi sponsor pronti a entrare. Trattative in essere, ci sarà una ristrutturazione anche a livello di vertici. Di certo chi si avvicinerà lo farà per amore verso la Sutor perché far parte del gruppo è una forma di volontariato, non ci sono ritorni se non la gioia di veder giocare la Sutor” conclude Masini prima di entrare in campo con il coach e parlare alla squadra che da oggi suderà tra allenamenti e amichevoli, con la prima in programma sabato a Teramo.
@raffaelevitali