MONTEGRANARO – Serie B doveva essere, serie B sarà. La storia della Sutor Basket prosegue in quella che oggi è la serie migliore che la cittadina del basket può permettersi.
Una serie B che ha un sapore però molto più gustoso del passato. Perché nel ridefinire i gironi, le Marche sono finite insieme con l’Emilia Romagna, l’Abruzzo e il centro dell’Itaia, Rieti. Eh sì, per la compagine del direttore generale Masini, che ora dovrà svelare le carte che ha sul tavolo, torna la sfida più affascinante, quella contro la Sebastiani. Quella del palasport pieno, quella dei cori senza fine, quella delle sfide infinite che valevano la serie A, quelle dei Chiaramello. Certo, nessuno sa ancora quale sarà la capienza della Bombonera, il basket chiede il 50%, il Governo per ora si è fermato al 25%, numeri che possono davvero fare la differenza per i conti e per l'adrenalina.
Ma non solo Sebastiani, perché il fascino aumenta ancora di più sapendo che a Rieti le squadre sono due, una delle follie che Montegranaro ha già vissuto nel suo passato, quando addirittura di compagini ai massimi livelli ce ne erano tre: Sutor, Supernova e Poderosa. Montegranaro affronterà pezzi del suo passato, gli allenatori Alessandro ‘Alex’ Finelli e Gabriele Ceccarelli. Il primo è stato un tassello importante nell’era della serie A, quello della stagione più entusiasmante con tanto di vittoria play off a Milano in gara 4, ma anche il coach della folle esperienza Kemp. Ha sposato il progetto di Rieti, scegliendo di scendere di categoria come fatto in passato anche dal suo predecessore alla Sutor, Stefano Pillastrini; il secondo una delle anime dell’ascesa della famiglia Bigioni con i colori gialloneri diventati poi gialloblù, l'allenatore della prima serie A.
Ma non solo Rieti. Per cominciare, tante Marche con Civitanova, Jesi, Ancona e Senigallia. Poi lo spicchio di Lazio con le due squadre di Rieti e l’ambiziosa Luiss Roma. il tradizionale Abruzzo con Giulianova, Teramo e la Roseto di Valerio Amoroso. Infine, il blocco corposo della Romagna con Cesena, Faenza, Ozzano Emilia, Imola e Rimini, che schiera una delle bandiere della Poderosa, Eugenio Rivali.
Definiti i gironi, non resta che cominciare a costruire la squadra. Cominciando dall’assetto societario, in modo da definire il budget che dovrà essere degno visto che la Sutor parte in ritardo nella costruzione del roster a cui manca, ufficialmente, ancora il coach.
Raffaele Vitali
