MONTEGRANARO – Retrocessa, dopo due anni la Sutor dice addio alla serie B. Teramo alla fine ha meritato. Nelle gare in cui ha segnato da tre punti ha vinto, in questa in cui ogni pallone pesava è riuscita a superare anche il 2/18 da tre dei giocatori di riferimento.
La Sutor era partita bene, vincendo gara 1. Ma poi sono arrivate tre sconfitte consecutive, con la Bombonera che è diventata terra di conquista. A dire il vero, pure oggi era partita bene, ma poi per fermare i piccoli non ha saputo contenere i lunghi. E così, il tabellone si è spento sul 53-63.
“Abbiamo fatto una buona stagione, con giocatori mai protagonisti in questa categoria. Mi assumo le mie responsabilità. Dallo staff ai giocatori ho scelto quasi tutto io. Quindi non posso che assumermi la responsabilità” commenta a fine gara coach Marco Ciarpella.
Ci ha provato Cipriani che è tornato in campo anche se infortunato, pur di aiutare la Sutor a salvarsi, ricordando così Mazzola nell’ultima partita, maggio 2014 a Cremona, in cui invece arrivò la retrocessione dalla serie A alla A2 e poi l’abbandono di ogni campionato. Prima della rinascita con una nuova società guidata da Molly Pizzuti.
Non ce l’ha fatta la Sutor, che si era complicata la vita ad aprile cedendo il capitano Minoli con la salvezza ancora lontana. E il coach per dire “grazie a tutti” ha voluto vicino a sé tutto lo staff. Dal vice al preparatore atletico: “Abbiamo superato ogni difficoltà, purtroppo abbiamo pagato il Covid preso di gruppo in pieni play out” riprende il figlio di Montegranaro.
Finisce con una prestazione da dimenticare in attacco, “di nuovo meno di 60 punti”, questa stagione in cui “abbiamo fatto più tamponi che allenamenti “ribadisce il coach che elenca tutti i protagonisti dentro e fuori il campo, come farebbe normalmente un dirigente. Una conferenza che sa di addio alla sua casa gialloblù dove è cresciuto.
Difficile però parlare di futuro oggi, quando ancora non si sa che succederà alle retrocesse. Tutti sperano nei ripescaggi per non penalizzare chi ha giocato una stagione assurda. “Abbiamo riportato entusiasmo” ribadisce l’allenatore. Anche se in realtà poi di gente alla Bombonera, nel momento clou, non se ne è vista tanto.
“Ora stacchiamo tutti qualche giorno. Ho preso la barca nel punto più basso e non sono riuscita a portarla nel porto sicuro. Tecnicamente ho un altro anno di contratto (e un rapporto da ricucire con il dg Masini, ndr), ho voglia di rivalsa, ma è tutto da vedere. Ho il nome Sutor attaccato alla maglia, ma ora dobbiamo pensare a quello che avremmo potuto fare meglio” conclude amareggiato Ciarpella.
@raffaelevitali