FERMO - Comuni, scuole, associazioni di categoria, Università Politecnica, Its Smart, Upi Marche e Lions: tutti insieme nell sala della Provincia per ‘Giovane Futuro’. Che è un Generyaction 2.0, il fortunato progetto che ha messo i giovani al centro dell’attività della provincia due anni fa.
”Noi vogliamo dare una opportunità, una speranza a tanti giovani. E lo facciamo con fondi che abbiamo intercettato, creando un incontro tra mondo del lavoro e giovani”. Obiettivo principale è “intercettare chi ha sviluppato un disincanto verso la scuola e anche verso la società”. La consigliera Pisana Liberati ha saputo coinvolgere tutti i comuni, 40, “che per la prima volt lavorano insieme senza distinzioni. In questo modo faremo sentire ancora meglio la nostra voce”.
I giovani dai 14 ai 35 anni sono il target del progetto: chi è a rischio abbandono scolastico, chi con fragilità, chi in cerca di orientamento professionale e chi nella categoria Neet. “Vogliamo valorizzare le potenzialità del ragazzo, formandolo; rafforzare la comunità educante; far crescere interesse in quel che li circonda; limitare la fuga di cervelli; promuovere uso di nuove tecnologie di comunicazione” riassume Pisana Liberati.
Il progetto comunicazione è affidato ad Adolfo Leoni, poi c’è l’aspetto convegnistica che il 4 maggio vedrà la pedagogista Lucangeli al teatro dell’Aquila, che metterà a diposizione anche dei formatori. Si parlerà di life skills e didattica inclusiva. Ci saranno anche ore dedicate al tutoraggio per genitori, studenti e insegnanti relativi agli studenti con Dsa. “Creeremo degli young center in cui saranno gli studenti più bravi a dare supporto ai coetanei” prosegue la Liberati. E per finire un documentario sui giovani, come fatto in chiusura del progetto partito sotto la presidente Canigola, laboratori insieme con Politecnica e Its, oltre a un career day.
Il ruolo dell'Università sarà centrale, come conferma la delegata all'orientamento scelta dal rettore Gregori. Un progetto bellissimo con tantissimi stakeholder. Vogliamo i ragazzi attivi e per questo si carano lavorati che permetteranno a studenti e studentesse. “Ci sarano tutorial sul come si costituisce una impresa, ma anche relativi alle pari opportunità. Spazio all’ambiente con un focus sui rifiuti elettronici che sono una nuova miniera. E poi l’agraria con la biodiversità. Il tutto con studenti attivi, sia nel palazzo dell’Università di Fermo sia direttamente dentro le scuole”.
All’Ipsia si lavorerà sulla ‘classe inclusiva’. “Due classi prime saranno dotate di attrezzatura informatica, con relativa formazione per docenti, per una didattica inclusiva che superi ogni tipologia di disturbo, pensiamo alla dislessia che è sempre più frequente tra gli alunni” spiega la dirigente Bernardini.
Quando si parla di formazione e orientamento, inevitabile il coinvolgimento delle associazioni di categoria. “Noi vogliamo valorizzare le potenzialità dei ragazzi, guidandoli verso le migliori scelte” sottolinea Totò, Confartigianato. Conferma la bontà del progetto anche il direttore di Confindustria Giuseppe Tosi: “Noi cerchiamo persone con i giusti stimoli. sappiamo che mancano figure fondamentali, siamo pronti ad aiutare a formarli insieme con voi. Parliamo tanto di innovazione, ma questa parte da una nuova organizzazione aziendale che per partire ha bisogno di giovani”.
Il progetto inizierà a gennaio, partendo da formazioni e laboratori e andrà avanti fino alla fine dell’anno scolastico. “Filo conduttore sarà sempre il laboratorio, il fare che diventa stimolo” conclude Pisana Liberati, riprendendo le parole della Testatonda della Cna di Fermo.