FERMO – La nuova sfida si chiama Padova. Una di quelle squadre che non hanno mezze misure. Può pareggiare in casa con il Fano e poi andare a vincere a tennis, 0-6, in casa del Mantova. La Fermana si troverà di fronte il miglior attacco del girone e sarà senza il suo perno difensivo, Manetta.
Rientra il veterano Ginestra, dopo la buona prova di Massolo, e questo rende tutti più serenità. Ma è in Bonetto che deve sperare mister Cornacchini.
“Per domani non decido io. Mi alleno a prescindere da chi manca o può giocare. Ho vissuto mesi difficili senza squadra. La chiamata della fermana è arriva e non ho esitato un attimo, conoscevo ambiente e buona parte dei compagni. Integrarsi è stato molto più facile” sottolinea Bonetto. Che probabilmente sarà in campo insieme con gli altri nuovi, e già bene integrati, D’Anna e Graziano (foto).
Lui è uno degli innesti che la coppia Andreatini – Conti ha effettuato nell’ultimo periodo. Questa è una Fermana che nasce da lontano e che, alla fine, non è poi cambiata tanto da Antonioli a Cornacchini come uomini. Eppure, sembrano due vite diverse.
“Durante questo mercato avevamo le idee chiare: movimento solo per migliorare davvero la squadra, che già sta bene. Non abbiamo cercato il cambio di figurine. Magari – spiegano - tornerà pure Comotto, che da un mese si sta muovendo, o entro il 31 marzo riempiremo anche la casella asciata libera nelal rosa”.
Da decidere se domani, ore 1230 diretta Sky, la Fermana giocherà di nuovo con la maglia del centenario che così bene ha portato nel derby. “Ho lasciato – conclude Conti – carta bianca allo spogliatoio. È una loro scelta. Chiaro che non potremo poi usarla ancora perché ci sono gli sponsor da tutelare. Ma intanto i nostri tifosi sanno che possono comprare una maglia speciale, numerata, che dopo la vittoria con la Samb è ancora di più un pezzo da collezione”.
Derby che ha lasciato energia, qualche tensione, per la denuncia di capitan Urbinati per un colpo subito che in casa rossoblù è stato derubricato in fortuito, e voglia di conferme. Il Padova è l’avversario più difficile per proseguire la corsa, ma questa Fermana una cosa l’ha dimostrata: non parte mai sconfitta. Anzi.
Raffaele Vitali